Ultima modifica: 30 Gennaio 2017

Regolamento di Istituto

  REGOLAMENTO DI ISTITUTO     IL CONSIGLIO D’ISTITUTO       VISTO l’art. 10, comma 3, lettera a) del T.U. 16/4/94, n. 297; VISTI gli artt. 8 e 9 del DPR 8/3/99, n. 275; VISTO il D.I. 01/02/2001, n. 44; VALUTATA l’opportunità di adottare un nuovo regolamento d’istituto, che va a sostituire integralmente quello    »

 

REGOLAMENTO DI ISTITUTO

 

 

IL CONSIGLIO D’ISTITUTO

 

 

 

VISTO l’art. 10, comma 3, lettera a) del T.U. 16/4/94, n. 297;

VISTI gli artt. 8 e 9 del DPR 8/3/99, n. 275;

VISTO il D.I. 01/02/2001, n. 44;

VALUTATA l’opportunità di adottare un nuovo regolamento d’istituto, che va a sostituire integralmente quello attualmente in vigore, ritenuto non più in linea e coerente con i principi che connotano l’autonomia di cui sono state dotate le istituzioni scolastiche a decorrere dall’1/9/2000;

 

 

EMANA

 

il seguente regolamento:

 

 

 

CAPO I

 

 

COMPOSIZIONE, COMPETENZE, FUNZIONAMENTO E ORGANIZZAZIONE DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO

 

 

 

 

Art. 1

Composizione

 

Il Consiglio Di Istituto dell’Istituto Comprensivo di Scuola Materna, Elementare e Media di Barzanò è composto, a norma dell’art.5 del D.P.R. n. 416 del 31 maggio 1974, di 19 membri.

 

Art. 2

Competenze

 

Il Consiglio Di Istituto delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e dispone in ordine all’impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento amministrativo e didattico dell’Istituto.

Il Consiglio Di Istituto, fatte salve le competenze del Collegio dei Docenti e dei Consigli di intersezione, di interclasse e di classe, ha potere deliberante, su proposta della Giunta, per quanto concerne l’organizzazione e la programmazione della vita e dell’attività della scuola nei limiti della disponibilità di bilancio, nelle seguenti materie:

  • adozione del regolamento interno dell’istituto che dovrà, fra l’altro, stabilire le modalità per il funzionamento della biblioteca e per l’uso delle attrezzature culturali, didattiche e sportive, per la vigilanza degli alunni durante l’ingresso e la permanenza nella scuola, nonché durante l’uscita della medesima ;

 

  • acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico – scientifiche e dei sussidi didattici, compresi quelli audio – televisivi e le dotazioni librarie, acquisto dei materiali di consumo occorrenti per le esercitazioni ;

 

  • adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali;

 

  • criteri per la programmazione e l’attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, con particolare riguardo ai corsi di recupero e di sostegno, alle libere attività complementari, alle visite guidate e ai viaggi d’istruzione;

 

  • promozione di contatti con altre scuole o istituti al fine di realizzare scambi di informazione e di esperienze e di intraprendere eventuali iniziative di collaborazione ;
  • partecipazione dell’istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo ;

 

  • forme e modalità per lo svolgimento di iniziative assistenziali che possono essere assunte dall’istituto.

 

Il Consiglio Di Istituto indica, altresì, i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all’adattamento dell’orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle condizioni ambientali e al coordinamento organizzativo dei Consigli di intersezione, d’interclasse e di classe; esprime parere sull’andamento generale, didattico ed amministrativo dell’Istituto.

Sulle materie devolute alla sua competenza, esso invia annualmente una relazione all’U.S.P. e al Consiglio Scolastico Provinciale di Lecco.

 

 

Art 3

Costituzione del Consiglio di Istituto

 

Il Consiglio di Istituto è regolarmente costituito quando ha provveduto a darsi l’organizzazione interna prevista dal D.P.R. 416/1974. Questa prevede:

  1. il presidente e l’eventuale vice presidente;
  2. il segretario;
  3. la giunta esecutiva;
  4. il regolamento interno.

L’elezione del presidente, del vice presidente e della giunta, e la designazione del segretario, hanno luogo subito dopo l’insediamento del consiglio; il regolamento interno sarà deliberato successivamente e nel frattempo sarà adottato – art. 37 del D.P.R. 416/74 – il regolamento tipo emanato con C.M. 16 aprile 1975 n. 105 p. 1242.

 

 

Art. 4

Elezione del Presidente, del Vice-Presidente e della Giunta Esecutiva

 

Nella prima seduta, il Consiglio è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente ed il Vice-presidente.

L’elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del Consiglio . Sono considerati eletti i genitori che abbiano ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del Consiglio.

Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente ed il vicepresidente sono eletti a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti alla seduta almeno la metà più uno dei componenti in carica.

A parità di voti la votazione sarà ripetuta fino al raggiungimento della maggioranza dei voti in favore di uno degli eligendi.

Durano in carica tre anni ma possono decadere anche per sfiducia espressa dal Consiglio presa a maggioranza assoluta dei suoi membri.

 

 

Art. 5
Funzioni del Presidente e del Vice Presidente

 

Il Presidente:

– designa un membro del Consiglio a svolgere le funzioni di segretario;

– assicura il regolare funzionamento del Consiglio;

– assicura il regolare svolgimento delle sedute del Consiglio e il rispetto delle norme

generali e di quelle particolari contenute nel presente regolamento;

– rappresenta il Consiglio di fronte agli altri Organi Collegiali e di fronte alle Amministra-zioni Scolastiche;

– non può esprimere all’esterno, in tale sua veste, valutazioni sull’istituto e sulla attività

dello stesso.

Il Vice-presidente

  • sostituisce nelle sue funzioni il Presidente in caso di assenza o di impedimento.

 

Art. 6
Segretario del Consiglio di Istituto

 

Il Presidente affida, con esclusione di se stesso, le funzioni di segretario ad un membro del Consiglio. Compito principale del segretario è la diligente compilazione del verbale delle sedute e la predisposizione delle delibere per la loro pubblicazione ed esecuzione.

 

 

Art. 7
Giunta Esecutiva

 

La Giunta Esecutiva è composta di un docente, di un non docente e di due genitori che vengono eletti, a scrutinio segreto, mediante indicazioni, da parte di ogni membro del Consiglio, del nome del componente di ogni categoria. Viene eletto, all’interno di ciascuna categoria, colui che abbia ottenuto il maggior numero di voti. I membri così eletti della Giunta Esecutiva durano in carica tre anni. Della Giunta Esecutiva inoltre fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede e ha la rappresentanza dell’istituto, e il Direttore generale dei Servizi Amministrativi, che ha la funzione di segretario della Giunta stessa.

 

 

Art 8

Competenze della Giunta Esecutiva

 

  • La Giunta Esecutiva esercita le seguenti funzioni:
  • – prepara i lavori del Consiglio Di Istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del
  • Consiglio stesso e secondo le direttive di quest’ultimo;
  • – cura l’esecuzione delle delibere del Consiglio;

–  prepara l’ordine del giorno delle sedute del Consiglio;

–  riceve, scritte, le proposte da inserire nell’ordine del giorno di cui al successivo art. 6

e ne cura la diffusione fra tutti i componenti del Consiglio entro tre giorni dalla data di

ricezione

–  su richiesta della Giunta possono presenziare alle riunioni della stessa il Presidente

del Consiglio o un consigliere delegato dal Consiglio di Istituto a relazionare su

specifici argomenti.

 

Art 9

Convocazione

 

Il Consiglio si riunisce in sedute ordinarie e straordinarie nei locali della scuola.

Le sedute ordinarie hanno luogo almeno una volta ogni due mesi (escluso i periodi di vacanza scolastica) in orario extrascolastico compatibilmente con le esigenze di tutti consiglieri e comunque in modo da garantire la loro massima partecipazione

Il Consiglio, in seduta ordinaria, viene convocato dal Presidente del Consiglio stesso o, in sua assenza dal vice presidente, con lettera da inviare ai consiglieri almeno 5 giorni prima della riunione, a meno che nella precedente riunione del Consiglio non venga fissata la data di quella successiva:

in tale ultimo caso dovrà essere inviata la suindicata lettera di convocazione unicamente ai membri del Consiglio assenti nella precedente seduta.

L’avviso di convocazione verrà fatto recapitare alla componente docente direttamente sul posto di lavoro e alla componente genitori tramite gli alunni; copia dell’avviso sarà affissa all’albo dell’istituto; in ogni caso, l’affissione all’albo dell’avviso è adempimento sufficiente per la regolare convocazione del consiglio.

Le sedute straordinarie hanno luogo in giorni non festivi ed in orario extrascolastico fatti salvi i casi di particolare urgenza e gravità. Il Consiglio in seduta straordinaria è convocato dal Presidente, su richiesta avanzata dal Presidente della Giunta Esecutiva oppure da un terzo dei componenti del Consiglio stesso, mediante comunicazione scritta o fonogramma da recapitare al domicilio dei consiglieri almeno 24 ore prima della riunione e mediante la pubblicazione nell’apposito albo del Consiglio d’Istituto dell’Ordine del Giorno.

 

 

Art 10

Ordine del giorno

 

L’ordine del giorno viene preparato dalla Giunta Esecutiva . Esso deve comprendere:

 

  1. gli argomenti indicati dal Consiglio, con delibera formale, nella precedente seduta;
  2. gli argomenti da chiunque, tra genitori, docenti e non docenti, proposti per iscritto.

 

La successione normale é quella sopraindicata; è fatta salva la facoltà della Giunta di decidere

  • sull’esclusione di un argomento della categoria b) di cui sopra, per improponibilità o
    • incompetenza;
  • sulla precedenza da assegnare a qualunque argomento per riconosciuti caratteri di
    • Nel testo dell’ordine del giorno non è ammessa la dicitura “ varie ed eventuali “ od altra equivalente.
  • Per la validità delle adunanze del Consiglio è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Art 11

Pubblicita’ delle sedute

 

Alle sedute del Consiglio Di Istituto possono assistere gli elettori delle componenti rappresentate nel rispettivo Consiglio. Le date di convocazione del Consiglio Di Istituto saranno affisse all’albo di ogni plesso.

Alle sedute del Consiglio Di Istituto non é ammesso il pubblico quando siano in discussione argomenti concernenti persone.

Per il mantenimento dell’ordine il Presidente esercita gli stessi poteri a tal fine conferiti dalla legge al Sindaco quando presiede le riunioni del Consiglio Comunale. Qualora il comportamento del pubblico non consenta l’ordinato svolgimento dei lavori o la libertà di discussione e di deliberazione, il Presidente dispone la sospensione della seduta e la sua ulteriore prosecuzione in forma non pubblica.

Il Consiglio Di Istituto può, su proposta della Giunta, invitare a partecipare alle proprie riunioni rappresentanti della Provincia, dei Comuni interessati e di esperti al fine di approfondire l’esame di problemi riguardanti la vita e il funzionamento della scuola.

 

 

Art 12

Deliberazioni

 

  • 1) L’adunanza può trattare solo le materie che siano poste all’ordine del giorno per dar modo ai componenti il Consiglio di giungere preparati circa l’oggetto della riunione, tuttavia il Consiglio può deliberare anche un diverso ordine di trattazione. Eccezionalmente si ammette la discussione di materie non poste all’ordine del giorno quando dal rinvio ad altra adunanza potrebbero derivare gravi conseguenze, ma a condizione che il Consiglio, all’unanimità, deliberi di discutere la materia; il Consiglio medesimo può deliberare che venga posta all’ordine del giorno della successiva seduta o che non venga discussa affatto.
  • 2) La discussione dei singoli argomenti posti all’ordine del giorno, solitamente, è preceduta da una relazione.
  • Relatore può essere lo stesso Presidente o un membro o non del Consiglio designato dalla Giunta esecutiva .
  • Dichiarata chiusa la discussione, il Presidente dà inizio alla votazione. Da questo momento non è più possibile riaprire la discussione.
  • 3) Chiusa la discussione, possono aver luogo le “dichiarazione di voto” con le quali i votanti possono esporre, brevemente, i motivi per i quali voteranno a favore o contro il deliberando o i motivi per i quali si asterranno dal voto. Le dichiarazioni di voto sono ammesse anche nel caso di votazione segreta in quanto è il votante, in questo caso, che rinuncia volontariamente alla segretezza del voto.
  • 4) Due sono le forme di votazione:
  1. a) La votazione tacita o implicita che si ha quando nessuno chiede di parlare dopo che il Presidente ha annunciato che se nessuno chiede la parola, la proposta si intende approvata; in questo caso la votazione è unanime.

 

  1. b) La votazione palese o espressa che può effettuarsi:

–  per alzata di mano;

–  per appello nominale: vi si ricorre, per iniziativa del Presidente o su richiesta di un

Consigliere, quando si ritenga opportuno far risultare a verbale la volontà espressa dai

singoli membri sulla materia oggetto della deliberazione;

– per scheda segreta : vi si ricorre quando la votazione riguardi determinate o

determinabili persone; in questo caso il Presidente designa 2 scrutatori.

 

5) La deliberazione è valida se l’organo delibera con la maggioranza assoluta dei suoi componenti e se l’oggetto della votazione ottiene la maggioranza assoluta dei voti validamente espressi.

 

Le astensioni, i voti nulli e le schede bianche, non essendo espressioni di volontà, non rientrano nel computo dei voti validamente espressi.

In caso di parità prevale il voto del Presidente, ma non nelle votazioni per scheda segreta.

Il membro che arriva in ritardo non può prendere parte alla votazione se il Presidente ha dichiarato chiusa la votazione medesima.

La votazione una volta chiusa non può più essere riaperta per il sopraggiungere di altri membri e non può essere ripetuta a meno che non si riscontri una discordanza tra il numero dei votanti e i voti espressi.

Al termine della votazione il Presidente comunica l’esito e annuncia l’approvazione o meno dell’oggetto della votazione.

 

 

Art. 13

Verbalizzazione delle sedute

 

Il verbale della seduta è l’unico documento che fa fede dello svolgimento dell’adunanza e delle deliberazioni assunte. Il verbale è pertanto un documento indispensabile in mancanza del quale l’attività svolta dal Consiglio, anche se nel pieno rispetto delle norme delle procedure, è nulla.

Il verbale non è una riproduzione meccanica della discussione ma è un documento giuridico, la sua confezione è anche regolata da usi di civiltà, per cui non si riportano espressioni d’inurbanità, manifestazioni di intemperanza e divagazioni. Il verbale deve riportare ciò che giuridicamente interessa.

Il verbale è steso dal segretario del consiglio su apposito registro a pagine numerate e si compone di tre parti essenziali:

  • nella prima viene indicato il giorno, l’ora e il luogo in cui si è tenuta l’adunanza, il nome e la qualifica di chi l’ha presieduta, il nome di chi ha svolto la funzione di segretario, l’indicazione che l’organo si è riunito su iniziativa del Presidente, o della Giunta Esecutiva, o di una parte dei membri del Consiglio, l’indicazione dell’ordine del giorno previsto per l’adunanza, la constatazione che l’avviso di convocazione è stato disposto e recapitato con congruo anticipo; il numero e il nome dei presenti e degli assenti con l’indicazione se trattasi di assenza giustificata (tale dato è importante anche ai fini dell’eventuale verifica dei casi di decadenza ai sensi dell’art. 29 del D.P.R. 416/74); la constatazione della sussistenza o meno del numero legale (in quest’ultima ipotesi, il Presidente dopo aver dichiarata aperta la seduta, accertata formalmente la mancanza del quorum strutturale la scioglie);

 

  • nella seconda si riferisce sinteticamente, in ragione dell’importanza degli argomenti trattati e della discussione, sullo svolgimento della seduta evidenziando i diversi interventi; si tratta di un riassunto sommario dal quale emergono solo gli aspetti più significativi degli interventi; è data comunque facoltà ai membri del consiglio, qualora ragioni di particolare gravità od importanza lo suggeriscano, di autoverbalizzare, cioè di dettare testualmente la dichiarazione che intendono sia messa a verbale, in tal caso il membro del consiglio può anche consegnare la sua dichiarazione in forma scritta perché venga testualmente riprodotta nel verbale; in questa seconda parte vanno indicate le eventuali variazioni nel numero dei presenti membri che giungono tardivamente, membri che si assentano, eventuali sospensioni dell’adunanza;
  • nella terza parte, infine, si dà l’esito della votazione precisando il numero dei votanti, il numero dei voti a favore, contrari, nulli, delle schede bianche e degli astenuti e precisando se la proposta sia stata approvata o meno; vanno registrate le eventuali dichiarazioni di voto; va indicato se si sia proceduto per votazione palese o segreta (quest’ultima nei casi previsti dal 4° comma dell’art. 28 del D.P.R. n. 416/74)

 

Nel caso di deliberazioni assunte con votazione palese, su materia o argomento ritenuti dal Presidente di particolare importanza o gravità, non bisogna tralasciare mai l’indicazione di come singoli membri hanno espresso il loro voto, questo ai fini di una distinzione delle responsabilità per la decisione assunta dall’organo.

Data l’effettiva difficoltà di redazione del documento contemporaneamente allo svolgimento della seduta, si ammette che la redazione avvenga successivamente e che la lettura e l’approvazione sia rinviata alla successiva seduta, in tale occasione possono essere apportate le necessarie rettifiche.

Dopo l’approvazione da parte del Consiglio il verbale viene firmato dal Presidente e dal Segretario e non può più subire eventuali variazioni o rettifiche.

 

 

Art 14

Pubblicita’ degli atti

 

La pubblicità degli atti del Consiglio Di Istituto, disciplinata dall’art. 27 del decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1974, n. 416, deve avvenire mediante affissione in apposito albo di istituto, della copia integrale – sottoscritta e autenticata dal segretario del Consiglio – del testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio stesso.

L’affissione all’albo avviene entro il termine massimo di otto giorni dalla relativa seduta del Consiglio . La copia della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo di 10 giorni.

I verbali e tutti gli atti scritti preparatori sono depositati nell’Ufficio di Segreteria dello istituto e – per lo stesso periodo – sono esibiti a chiunque ne faccia richiesta.

La copia della deliberazione da affiggere all’albo è consegnata al Dirigente Scolastico dal segretario del Consiglio; il Dirigente Scolastico ne dispone l’affissione immediata e attesta in calce ad essa la data iniziale di affissione.

Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell’interessato

 

 

Art 15

Durata in carica del Consiglio e dei consiglieri

 

Il Consiglio di Istituto e la giunta esecutiva durano in carica tre anni scolastici. Coloro che nel corso del triennio perdono i requisiti per essere eletti in consiglio vengono sostituiti dai primi non eletti nelle rispettive liste.

La durata in carica dei consiglieri ha, di norma, la stessa durata del consiglio. Tuttavia può avere durata inferiore:

–   per decadenza, e cioè per la perdita dei requisiti di eleggibilità;

–   o per dimissioni, e cioè per l’espressa volontà dell’interessato di non voler fa parte del consiglio nonostante sussistano i requisiti di eleggibilità

Le dimissioni possono essere presentate:

– dal membro appena eletto;

– dal membro che, nel corso del mandato, non intenda più far parte del consiglio.

Per non avere dubbi sulla volontà dell’interessato le dimissioni devono essere date per iscritto; è però ammessa anche la forma orale ma solo nel caso in cui le dimissioni vengano date dinanzi all’organo collegiale ed in maniera irrevocabile.

Poiché le dimissioni diventano efficaci solo dal momento della loro accettazione, il dimissionario, fino al loro accoglimento:

– fa parte del collegio a pieno titolo e quindi va computato nel numero dei componenti il collegio e

nel numero dei presenti, se presente alla seduta;

ha facoltà di ritirare le dimissioni stesse o di sua iniziativa o a conclusione della discussione sulle stesse. Il Consiglio di Istituto può accettare o respingere le dimissioni; ha il dovere di accettarle se tale è la volontà irrevocabile dell’interessato.

L’accettazione o il rifiuto delle dimissioni deve essere formalmente deliberato dal Collegio.

Il Consigliere dimissionario e surrogato non fa più parte della lista e non può, quindi, riassumere la carica di consigliere.

 

I componenti del Consiglio i quali non intervengono, senza giustificazioni, a tre sedute consecutive dell’organo di cui fanno parte, decadono dalla carica e vengono surrogati con coloro che, in possesso dei requisiti di eleggibilità, risultino i primi fra i non eletti. nelle rispettive liste elettorali; in caso di esaurimento delle liste si procede ad elezioni suppletive.

Art 16

Commissioni

 

Nell’ambito del Consiglio possono essere costituite commissioni per lo studio e per l’esame di specifici problemi, garantendo in ciascuna commissione la presenza delle varie componenti interessate all’argomento. Ciascuna commissione potrà avvalersi di collaborazioni anche esterne.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CAPO II

ALTRI ORGANI COLLEGIALI

 

 

Art 17

Collegio dei docenti

 

Il Collegio dei Docenti è composto dal Dirigente Scolastico, che lo presiede, e dai Docenti di ruolo e non di ruolo in servizio nell’Istituto. Si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità, oppure quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta, comunque almeno una volta ogni trimestre o quadrimestre. Le riunioni del Collegio dei Docenti hanno luogo durante l’orario di servizio in ore non coincidenti con l’orario di lezione. Le funzioni di segretario sono attribuite dal Dirigente Scolastico ad uno dei docenti collaboratori.

 

Il Collegio dei Docenti:

 

1) ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico dell’Istituto . In particolare cura la programmazione dell’azione educativa anche al fine di adeguare, nell’ambito degli ordinamenti della scuola stabiliti, i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinare . Esso esercita tale potere nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun insegnante;

 

2) formula proposte al Dirigente Scolastico per la formazione e la composizione delle classi, per la formulazione dell’orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche, tenuto conto dei criteri generali individuati dal Consiglio di Istituto;

 

3) valuta periodicamente l’andamento dell’azione didattica per verificarne l’efficacia in rapporto agli orientamenti ed agli obiettivi programmati, proponendo, ove necessario, opportune misure per il miglioramento dell’attività scolastica;

 

4) provvede all’adozione dei libri di testo, sentiti i Consigli di interclasse e di classe e, nei limiti delle disponibilità finanziarie indicate dal Consiglio di Istituto, alla scelta dei sussidi didattici;

 

5) adotta e promuove nell’ambito delle proprie competenze, iniziative di sperimentazione in conformità all’art. 4 comma i della Legge 30.7.73 n. 477 e del conseguente D.P.R. 31.5.74 n. 419, relativo alla sperimentazione e ricerca educativa, aggiornamento culturale e professionale ed istituzione dei relativi istituti;

 

6)  promuove iniziative di aggiornamento dei docenti dell’Istituto;

 

7)  elegge i suoi rappresentanti nel Consiglio di Istituto;

 

  • elegge, nel suo seno, i docenti che fanno parte del Comitato di valutazione del servizio del personale insegnante;

 

9) esamina, allo scopo di individuare i mezzi per ogni possibile recupero, i casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, su iniziativa dei docenti della rispettiva classe e sentiti gli specialisti che operano in modo continuativo nella scuola con compiti medico, sociologico – pedagogico e di orientamento.

 

Nell’adottare le proprie deliberazioni il Collegio dei Docenti tiene conto delle eventuali proposte e pareri dei Consigli di Intersezione, di Interclasse e di Classe.

Per la validità delle deliberazioni è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei componenti . Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti, salvo che disposizioni speciali prescrivano diversamente . In caso di parità è determinante il voto del Presidente . La votazione è segreta solo quando si riferisce a persona.

 

Il Collegio si organizza in modo autonomo, nel caso anche in commissioni e gruppi di studio.

Dispone l’equa assegnazione dei vari incarichi in modo da consentire l’effettiva partecipazione di tutti i docenti alla vita e alla gestione della scuola.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Art 18

Consiglio di Intersezione

 

  1. COMPOSIZIONE. E’ composto dal Dirigente Scolastico, dai Docenti delle sezioni e da un genitore eletto come rappresentante per ciascuna sezione.

 

  1. A seconda delle materie sulle quali deve deliberare può essere convocato, nei casi espressamente previsti dalla legge, con la sola presenza dei docenti. Il Consiglio di Intersezione si riunisce con la sola presenza dei docenti quando è chiamato a deliberare in ordine alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari.

 

  1. Il Consiglio di Intersezione è presieduto dal Dirigente Scolastico o da un docente, membro del consiglio, suo delegato.

 

  1. Le funzioni di segretario sono attribuite dal Dirigente Scolastico a uno dei docenti membro del consiglio stesso che provvede alla stesura del verbale su apposito registro a pagine numerate.

 

–     DURATA IN CARICA   – Il Consiglio di Intersezione dura in carica un anno scolastico.

 

  1. Le riunioni del Consiglio di Intersezione hanno luogo in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni e compatibilmente con gli impegni di lavoro dei componenti eletti.

 

  1. PERIODICITA’. Il Consiglio di Intersezione si riunisce almeno una volta ogni trimestre;

 

  1. Proposte al Collegio dei Docenti in ordine all’azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione;
  2. proposte volte ad agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni;
  3. proposte in materia di programmazione, valutazione e sperimentazioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Art 19

Consiglio di Interclasse

 

  1. E’ composto dal Dirigente Scolastico, dai Docenti dei gruppi di classi parallele o dello stesso ciclo o dello stesso plesso e per ciascuna delle classi interessate da un rappresentante eletto dai genitori degli alunni iscritti.
  2. STRUTTURA. A seconda delle materie sulle quali deve deliberare può essere convocato con la presenza di tutte le componenti oppure, nei casi espressamente previsti dalla legge, con la sola presenza dei Docenti.

Il Consiglio di Interclasse, inoltre, essendo un organo a struttura mobile, può essere

convocato:

–   per classi parallele;

–   per ciclo didattico ( classi prime e seconde; classi terze, quarte e quinte);

–   per plesso (classi del primo e del secondo ciclo) o più plessi.

Il Consiglio di Interclasse si riunisce con la sola presenza dei Docenti quando è chiamato a deliberare in ordine:

–   alla realizzazione del coordinamento didattico;

–    alla richiesta di non ammissione dell’alunno, per scrutinio al secondo ciclo o alla

classe successiva di uno stesso ciclo.

 

  1. PRESIDENZA. Il Consiglio di Interclasse è presieduto dal Dirigente Scolastico o da un

docente, membro del consiglio, suo delegato.

 

  1. SEGRETARIO. Le funzioni di segretario sono attribuite dal Dirigente Scolastico a uno

dei docenti membro del consiglio stesso che provvede, su apposito registro a pagine

numerate, alla stesura del verbale.

 

  1. DURATA IN CARICA. Il Consiglio di Interclasse dura in carica un anno scolastico.

 

  1. RIUNIONI. Le riunioni del Consiglio di Interclasse hanno luogo in orario extrascolastico

compatibilmente con gli impegni di lavoro dei componenti eletti.

 

  1. PERIODICITA’. Il Consiglio di Interclasse si riunisce almeno ogni bimestre per

verificare l’andamento complessivo della attività didattica nelle classi di loro

competenza e proporre gli opportuni adeguamenti del programma di lavoro

didattico.

 

 

  1. COMPETENZE.
  2. Coordinamento didattico
  3. adozione libri di testo
  4. scelta dei sussidi didattici
  5. sperimentazione
  6. proposte e pareri al Collegio dei Docenti
  7. attività integrative da comprendere nella programmazione educativa
  8. necessità del plesso
  9. provvedimenti disciplinari a carico degli alunni
  10. attività didattica di integrazione e di sostegno anche a carattere interdisciplinare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Art 20

Consiglio di Classe

 

Il Consiglio di Classe è composto dal Dirigente Scolastico, da tutti gli insegnanti della classe e da quattro genitori rappresentanti degli alunni, eletti dai genitori degli iscritti alla classe. Esso è presieduto dal Dirigente Scolastico o dal Coordinatore . Fra i docenti che lo compongono deve essere scelto un segretario che provvede alla stesura dei verbali delle sedute, di cui dovrà essere data lettura nel Consiglio di Classe successivo

Competono ai Consigli di Classe, ai sensi di quanto previsto dall’art. 3 del D.P.R. n. 416/1974 e successive disposizioni, le seguenti attribuzioni:

 

–                   – formulazione di proposte al Collegio in ordine all’azione educativa e didattica,

incluse le iniziative di carattere integrativo e di sostegno previste dall’art.7 della

Legge 517/1977;

–                   – espressione al Collegio dei Docenti del parere su iniziative di sperimentazione

metodologico – didattica, che riguardano la classe;

–                   – estensione ed agevolazione dei rapporti tra docenti, genitori ed alunni;

–                   – verifica periodica dell’andamento didattico nelle classi di competenza;

–                   – compilazione ed aggiornamento della scheda personale di ciascun alunno

appartenente alle classi di competenza;

–                   – valutazione trimestrale o quadrimestrale e finale degli alunni;

–                   – assunzione di provvedimenti disciplinari a carico degli alunni.

 

Oltre alle competenze indicate restano confermate per il Consiglio di Classe quelle attribuzioni che gli provenivano da precedenti disposizioni legislative o regolamentari e da leggi di carattere speciali.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Art 21

Comitato e Assemblee dei Genitori

 

Al fine di utilizzare al meglio i contributi che alla vita complessiva della scuola possono

essere offerti dalla partecipazione dei genitori, e per favorire un opportuno coordinamento delle iniziative ed esperienze che possono essere attivate nell’ambito dell’Istituto scolastico, è data facoltà ai genitori eletti nei Consigli di Intersezione, di Interclasse e di Classe di riunirsi in COMITATO e a tutti in ASSEMBLEE DI CLASSE, di PLESSO o di ISTITUTO.

Il Comitato e le Assemblee che non possono interferire nelle competenze rispettive dei Consigli di Intersezione, di Interclasse e di Classe, hanno una funzione promozionale della partecipazione dei genitori con l’eventuale elaborazione di indicazioni e proposte che saranno opportunamente valutate ed adottate dagli organi di Istituto.

Il Comitato dei Genitori e le Assemblee si daranno un regolamento che sarà inviato in visione al Consiglio di Istituto e sarà esposto all’albo.

Essi potranno riunirsi nei locali della scuola ogni qualvolta lo riterranno opportuno previo accordo con la Dirigenza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CAPO III

 

VIGILANZA SUGLI ALUNNI ; FUNZIONAMENTO DELLA BIBLIOTECA, DEI LABORATORI, DELLA PALESTRA

 

 

Art 22

Vigilanza sugli alunni

Gli insegnanti dei vari ordini di scuola sono tenuti a garantire la vigilanza sugli alunni in ogni momento della giornata scolastica.
Per la vigilanza sugli alunni durante l’ingresso e la permanenza nella scuola, nonché durante l’uscita dalla medesima, valgono le norme seguenti:

 

  1. DURANTE L’INGRESSO A SCUOLA

1.1.Gli alunni, sotto la sorveglianza del personale ausiliario di turno, entrano a scuola, ordinati ed in silenzio , nei cinque minuti che precedono l’inizio delle lezioni. Ad accoglierli in classe o nell’atrio troveranno gli insegnanti in servizio alla prima ora;

1.2. l’accoglienza e la sorveglianza degli alunni in arrivo anticipato e in uscita posticipata rispetto all’orario dell’attività didattica – in relazione alle esigenze di trasporto scolastico, di competenza dell’Ente Locale, o familiari, debitamente motivate e documentate – è possibile solo dopo la stipula di apposite convenzioni fra l’Ente Locale interessato e l’Istituzione Scolastica.

  1. DURANTE LA PERMANENZA NELLA SCUOLA
  • Gli alunni durante i cambi di lezione sono tenuti a restare nella propria classe;
  • durante l’intervallo delle lezioni, che è almeno di dieci minuti, è necessario che il personale docente vigili sul comportamento degli alunni in maniera da evitare che si arrechi pregiudizio alle persone o alle cose.

 

  1. DURANTE L’USCITA DALLA SCUOLA

Per permettere un’uscita regolare, prima dell’inizio delle lezioni di ogni anno scolastico, verranno predisposti degli elenchi degli alunni, divisi per classe, con l’indicazione:

  1. degli alunni che usufruiscono del trasporto scolastico;
  2. degli alunni che si recano da soli a scuola e a casa;
  3. degli alunni che vengono accompagnati a scuola e ritirati, all’uscita, dai genitori o parenti.

Gli insegnanti, coadiuvati dal personale ausiliario di turno, assistono alla regolare uscita degli alunni.

 

  1. Gli alunni in ritardo giustificato rispetto all’orario d’entrata, sono ammessi in classe con decisione del Dirigente Scolastico o del docente delegato (insegnante presente in classe).

In caso di mancata giustificazione preventiva gli alunni dovranno comunque essere ammessi alle lezioni con l’obbligo della giustificazione il giorno successivo.

 

  1. Gli alunni possono lasciare solo eccezionalmente la scuola prima della fine delle lezioni e solo su richiesta dei genitori o di chi ne fa le veci.

Questi è tenuto a presentarsi personalmente oppure delegare, per iscritto, sotto la sua personale responsabilità, una persona che prenda in consegna l’alunno.

  1. In caso di alunni colti da malore o che hanno subito un infortunio, questi dovranno essere assistiti e nel frattempo sarà avvertita la famiglia che provvederà a prendere in consegna l’alunno.

In caso di non reperibilità della famiglia, se il caso presentasse gravità sarà chiamata

un’autoambulanza per il trasporto al pronto soccorso.

 

  1. Il personale della scuola non somministra agli alunni medicinali ma tiene a disposizione materiale di pronto soccorso.

 

  1. Le famiglie assenti da casa per motivi di lavoro, dovranno comunicare alla segreteria all’inizio dell’anno scolastico un secondo recapito ed il nominativo di una persona alla quale la scuola potrà rivolgersi per ogni e qualsiasi necessità.

 

  1. La presenza degli alunni è obbligatoria, oltre che alle lezioni, a tutte le altre attività (ricerche culturali, lavori di gruppo, visite istruttive) che vengono svolte nel contesto dei lavori scolastici( fa eccezione la Scuola Materna…..).

 

  1. Le assenze devono essere giustificate su apposito libretto (alunni di media), il giorno immediatamente successivo, sul quale dovrà essere apposta la firma autografa del genitore o di chi ne fa le veci . Il Dirigente Scolastico prenderà visione della giustificazione controllando la firma del genitore e apponendo un visto. L’insegnante della prima ora effettuerà la relativa annotazione sul registro di classe.

Le assenze causate da malattie indicate dalla Legge Regionale n. 12 del 4.08.2003 devone essere giustificate con certificato medico.

Le assenze superiori a 5 giorni per altri motivi, dovranno essere comunicati preventivamente in dirigenza.

 

  1. I Collaboratori scolastici, in accordo con le normative relative al contratto di lavoro, collaborano con i docenti alla vigilanza sugli alunni all’ingresso, all’intervallo, all’uscita e durante la permanenza a scuola. In orario scolastico i Collaboratori scolastico vigilano su alunni ad essi affidati in caso di necessità e/o sugli alunni diversamente abili.

 

  1. Gli insegnanti designati assistono gli alunni durante il servizio mensa secondo la normativa vigente.

 

  1. Durante la stagione fredda la permanenza degli alunni a scuola sarà ammessa solo se si potrà garantire una adeguata temperatura, comunque non inferiore a 18°.

L’eventuale decisione di sospendere le lezioni spetta esclusivamente al Dirigente Scolastico.

Il ritorno a casa degli alunni in orari diversi da quelli stabiliti per il regolare svolgimento delle lezioni avverrà solo se i genitori o chi ne fa le veci avranno potuto essere preventivamente informati.

 

  1. Quando si verifichi l’eventualità di uno sciopero del personale insegnante dovrà essere data comunicazione scritta alle famiglie, le quali decideranno se inviare o meno i figli a scuola . In caso comunque di assenza degli alunni per motivi di sciopero degli insegnanti le famiglie sono tenute a giustificarla per iscritto.

 

  1. Per l’adozione di provvedimenti disciplinari si rimanda al regolamento per gli alunni.

 

 

Art 23

Funzionamento dei Laboratori

 

Il funzionamento dei laboratori è regolato dal Consiglio di Istituto, sentito il Collegio dei Docenti, in modo da facilitarne l’uso da parte degli studenti, possibilmente anche in ore pomeridiane compatibilmente con l’orario di servizio. Il Dirigente, su designazione del Collegio dei docenti, affida le funzioni di gestione dei laboratori a delle apposite commissioni che lavoreranno nell’ambito dell’orario di servizio.

 

 

Art 24

Uso della Palestra

 

  1. Gli alunni possono accedere in palestra solamente se provvisti di scarpe da ginnastica pulite ed idonee all’attività sportiva prevista. E’ altresì necessario l’uso di una tuta da ginnastica o di pantaloncini. E’ particolarmente consigliato munirsi di asciugamano e di maglietta e calze di ricambio.
  2. L’entrata in palestra e l’utilizzo degli attrezzi deve avvenire solo in presenza e previa autorizzazione dell’insegnante.
  3. L’accesso ai vari depositi degli attrezzi è consentito solo all’insegnante che può farsi coadiuvare dagli alunni per il trasporto e il deposito di attrezzi non pericolosi (palloni, clavette, appoggi).
  4. Gli alunni non possono allontanarsi dalla palestra senza il consenso dell’insegnante.
  5. In palestra è vietato l’uso di gomme da masticare, alimenti e bevande salvo deroga esplicita dell’insegnante per casi particolari o di emergenza. E’ altresì vietato introdurre giocattoli, giochi vari, oggetti e indumenti che non abbiano riferimento con la lezione di educazione fisica ed il cui possesso o utilizzo non sia stato esplicitamente, autorizzato dall’insegnante.
  6. L’uso di farmaci da parte degli alunni è consentito solo dietro formale richiesta scritta da parte dei genitori.
  7. Gli spogliatoi sono locali adibiti al cambio di abbigliamento, da cui si deve uscire dopo pochi minuti per andare in palestra o per rientrare in classe.
  8. Non è consentito attardarsi all’interno degli spogliatoi per qualsiasi motivo (per giocare, per mangiare, fare scherzi…). E’ consentito l’uso di bevande energetiche o reidratanti (integratori salini, succhi di frutta, tè, acqua minerale).
  9. Si raccomanda di non lasciare negli spogliatoi denaro e oggetti di valore. Per qualsiasi smarrimento o danno di oggetti lasciati negli spogliatoi la scuola declina ogni responsabilità.
  10. Qualunque tipo di infortunio, anche il più banale, deve essere immediatamente comunicato all’insegnante che provvederà ad intervenire in modo adeguato al caso. Nel caso in cui l’alunno venga fatto visitare dai genitori presso un pronto soccorso, la relativa documentazione dovrà essere consegnata immediatamente all’ufficio di segreteria della scuola.
  11. Tutti gli esoneri, totali o parziali, dall’attività di educazione fisica, devono seguire le procedure previste dalla normativa (rivolgersi all’insegnante).
  12. Per rare ed occasionali giustificazioni di astensione dall’ora di educazione fisica, i genitori sono tenuti a farne richiesta scritta sul diario, specificando in modo chiaro e preciso i motivi del malessere fisico (che deve essere di una certa entità e non il banale mal di gola, raffreddore…). Non si considerano giustificati gli alunni che adducono come motivazione la “stanchezza” dovuta ad allenamenti o altre attività svolte in orario extra-scolastico.
  13. Se l’ora di educazione fisica è alla prima ora o dopo l’intervallo, è bene consumare una colazione o   una merenda “leggera”.
  14. Al termine delle lezioni di educazione fisica è consigliabile far uso di bevande confezionate piuttosto che dell’acqua del rubinetto.
  15. La palestra scolastica può essere concessa in uso ad Enti, associazioni e società sportive che ne facciano richiesta. Le concessioni sono disposte soltanto per le ore in cui la palestra è completamente libera da qualsiasi attività scolastica, e devono essere limitate ad un solo anno scolastico.

 

 

Art 25

Funzionamento della Biblioteca

  1. Presso la sede dell’Istituto Comprensivo e/o nei vari plessi è costituita una biblioteca con pubblicazioni a carattere prevalente di aggiornamento professionale, alla quale può accedere il personale della scuola negli orari e con le modalità stabilite dal Collegio dei docenti.
  2. Presso ogni plesso è costituita una biblioteca con pubblicazioni adatte agli alunni; le modalità e l’organizzazione per il loro funzionamento sono lasciate alle decisioni dei Consigli di Intersezioni, di Interclasse e di Classe.
  3. Il Dirigente Scolastico all’inizio di ogni anno scolastico può affidare a personale docente o non docente l’incarico di provvedere al funzionamento delle biblioteche.
  4. I responsabili della biblioteca possono essere coadiuvati da una commissione di gestione di cui possono far parte anche i genitori.
  5. Gli insegnanti incaricati effettueranno il lavoro d’inventario e controllo finale durante l’ultimo mese di scuola, periodo in cui, ovviamente, la biblioteca rimarrà chiusa.
  6. I libri dovranno essere restituiti in buono stato di conservazione. In caso di deterioramento di entità superiore a quello giustificato da un uso diligente, a colui che vi ha dato causa potrà essere chiesto di acquistare un libro in sostituzione di quello deteriorato.
  7. L’acquisto dei libri e delle attrezzature bibliotecarie è deciso dal Consiglio di Istituto, sentiti i vari Organi Collegiali della Scuola.

 

 

Art 26

Modifiche al Regolamento

 

Il presente regolamento può essere modificato con delibera del Consiglio di Istituto presa a maggioranza qualificata dei 2/3 dei componenti del Consiglio

 

 

Art 27

Altro

Per quanto non previsto nel presente regolamento, si farà luogo all’applicazione delle norme di legge in materia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CAPO IV

DOCENTI

 

 

 

Art. 28

Indicazioni sui doveri dei docenti

  1. I docenti che accolgono gli alunni devono trovarsi in classe almeno cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni.
  2. Il docente della prima ora deve segnalare sul registro di classe gli alunni assenti, controllare quelli dei giorni precedenti e segnare sul registro di classe l’avvenuta o la mancata giustificazione. Se l’assenza è superiore a cinque giorni, deve accertare la presenza del certificato medico. Il docente, qualora un alunno dopo tre giorni dal rientro continui ad essere sprovvisto di giustificazione, segnalerà in Presidenza il nominativo.
  3. In caso di ritardo di un alunno occorre segnare l’orario di entrata, la giustificazione o la richiesta di giustificazione e ammetterlo in classe.
  4. Se un alunno richiede, con permesso scritto di un genitore, di uscire anticipatamente, occorre chiedere l’autorizzazione in Presidenza o al docente delegato. Dopo l’autorizzazione il docente è tenuto ad apporre sul registro di classe l’ora in cui l’alunno è uscito e la persona che è venuta a prelevarlo.
  5. I docenti indicano sempre sul registro di classe i compiti assegnati e gli argomenti svolti.
  6. I docenti hanno cura di non lasciare mai, per nessun motivo, gli alunni da soli.
  7. Durante l’intervallo i docenti vigilano sull’intera classe e collaborano con i colleghi delle altre classi.
  8. Durante le ore di lezione non è consentito fare uscire dalla classe più di un alunno per volta, fatta eccezione per i casi seriamente motivati.
  9. Se un docente deve per pochi minuti allontanarsi dalla propria classe occorre che avvisi un collaboratore scolastico o un collega affinchè vigili sulla classe.
  10. In occasione di uscite o per trasferimenti in palestra o nei laboratori, gli alunni devono lasciare in ordine il materiale scolastico chiuso nelle borse affinché altri alunni, sotto la guida e la sorveglianza dei docenti, possano usufruire dell’aula senza creare problemi.

per 11. Al termine delle lezioni i docenti accertano che i locali utilizzati vengano lasciati in ordine ed i materiali siano riposti negli appositi spazi.

  1. Gli insegnanti accompagnano la classe in fila all’uscita.
  2. I docenti devono prendere visione dei piani di sfollamento dei locali della scuola e devono sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza.
  3. E’ assolutamente vietato, per qualunque attività, l’utilizzo di sostanze che possano rivelarsi tossiche o dannose gli alunni quali: colle non dichiaratamente atossiche, vernici, vernidas, solventi, etc… Prima di proporre agli alunni attività che richiedono l’uso di sostanze particolari o alimenti (pasta, farina, legumi, etc…) verificare tramite comunicazione scritta che non vi siano casi di allergie specifiche o intolleranze ai prodotti.
  4. E’ assolutamente vietato ostruire con mobili, arredi, anche solo temporaneamente, motivi personali. In caso di motivo di ufficio, la telefonata va annotata sull’apposito registro, indicando il numero composto le vie di fuga e le uscite di sicurezza.
  5. Non è consentito, per ragioni di sicurezza, sistemare mobili bassi accanto a vetrate e finestre, sia in aula che in qualunque altra zona dell’edificio scolastico accessibile agli alunni.
  6. I docenti, ove accertino situazioni di pericolo, devono prontamente comunicarlo in Presidenza.
  7. Eventuali danni riscontrati devono essere segnalati in Presidenza. I danni riscontrati vengono risarciti dal responsabile. Qualora questi non venga individuato, gli insegnanti della o delle classi interessate ne discuteranno in C.d.C. con i genitori ed il risarcimento sarà effettuato in modo collettivo.
  8. I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui e/o approfondimenti telefonici con le famiglie nell’ottica di un rapporto scuola/famiglia più trasparente e fattivo.
  9. Ogni docente apporrà la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi. In ogni caso tutte le circolari e gli avvisi inseriti nell’apposito registro si intendono regolarmente notificati.
  10. I docenti non possono utilizzare i telefoni cellulari durante l’orario di lavoro.
  11. I docenti non possono utilizzare i telefoni della scuola per, il destinatario, il nome della persona che effettua la telefonata e sinteticamente l’oggetto della telefonata.
  12. I docenti devono avvisare le famiglie circa le attività didattiche, diverse dalle curricolari, che saranno svolte tramite diario.
  13. Il ricorso alla Presidenza per problemi di ordine disciplinare va contenuto al massimo in quanto provoca nell’alunno la convinzione di una certa impotenza educativa da parte dei docenti, che, in certe occasioni, può costituire una ragione di rinforzo di condotte errate in situazioni di difficoltà.

 

3. CAMBIO DELL’ORA

 

Per il cambio dell’ora dovrà attenersi ai seguenti criteri:

  1. se libero nell’ora precedente, dovrà raggiungere con tempestività la propria classe;
  2. se libero nell’ora successiva, dovrà attendere l’arrivo del collega;
  3. se impegnato nell’ora successiva dovrà effettuare con sollecitudine il trasferimento affidando la classe ad un collaboratore che vigilerà sugli alunni.

 

7. TENUTA DEL REGISTRO PERSONALE E DI CLASSE

 

Ogni docente deve sempre tenere aggiornato il proprio registro personale annotando le assenze degli alunni, le osservazioni sul loro comportamento e rendimento scolastico, gli argomenti trattati e lo schema di programmazione. Deve altresì firmare il registro di classe e segnarvi gli argomenti trattati. Il registro personale deve sempre essere riposto nell’apposito cassetto, in Sala Professori, a disposizione della Dirigenza e degli eventuali supplenti. Su richiesta va consegnato in Dirigenza prima del giorno libero.

 

10. CAMBIO DI INDIRIZZO

 

Ogni docente è tenuto a comunicare in Segreteria il proprio indirizzo e l’eventuale recapito telefonico nel caso di cambio di abitazione.

 

17. DIVIETO DI FUMARE

 

E’ vietato fumare nei locali scolastici. (Legge n. 584/75 e sue successive integrazioni e modifiche).

 

21. UTILIZZO DELLE AULE SPECIALI

 

Gli insegnanti che intendono utilizzare le aule speciali (laboratorio linguistico – aula audiovisivi – auditorium – laboratorio di scienze – laboratorio di informatica – aula musica) dovranno far prenotazione scritta sugli appositi moduli settimanali affissi alla porta, indicando l’ora e la classe.

Le aule speciali, quando non sono occupate, rimarranno chiuse a chiave.

Lo spostamento degli alunni da un locale all’altro, da e per la palestra, da e per le aule speciali, deve essere effettuato in ordine, in silenzio ed il più presto possibile.

 

22. SEGRETERIA

 

Gli insegnanti potranno accedere in Segreteria al di fuori dell’orario di servizio e nel rispetto degli orari di sportello.

  1. I registri devono essere debitamente compilati in ogni loro parte e rimanere nel cassetto personale a disposizione della presidenza.
  2. Gli insegnanti presenti alla mensa abitueranno gli alunni ad una adeguata igiene personale (lavarsi le mani….) e, durante il pranzo, controlleranno gli stessi e li educheranno ad un corretto comportamento.
  3. Gli insegnanti accompagnano la classe in fila all’uscita e vigilano affinché gli alunni siano affidati ai genitori o agli adulti delegati.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CAPOV

 

PERSONALE AMMINISTRATIVO

 

Art. 29

 

Doveri del personale amministrativo

 

 

  1. Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto all’azione didattica e la valorizzazione delle loro competenze è decisiva per l’efficienza e l’efficacia del servizio e per il conseguimento delle finalità educative.

 

 

  1. Il personale amministrativo indossa, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l’intero orario di lavoro ed al telefono risponde con la denominazione dell’Istituzione Scolastica e il loro nome.

 

 

  1. Non può utilizzare i telefoni cellulari durante l’orario di lavoro.

 

 

  1. Cura i rapporti con l’utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso alla documentazione amministrativa prevista dalla legge.

 

 

  1. Collabora con i docenti.

 

 

  1. La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale importanza, in quanto esso contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si muovono.

 

 

  1. Il personale amministrativo è tenuto al rispetto dell’orario di servizio. Della presenza in servizio fa fede la firma nel registro del personale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CAPO VI

COLLABORATORI SCOLASTICI

 

Art. 30

Norme di comportamento e doveri dei collaboratori scolastici

 

  1. I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella zona di competenza secondo le mansioni loro assegnate. Della presenza in servizio farà fede la firma sul registro di presenza del personale.

 

  1. In ogni turno di lavoro i collaboratori scolastici devono accertare l’efficienza dei dispositivi di sicurezza, individuali e collettivi, e la possibilità di utilizzarli con facilità.

 

 

  1. I collaboratori scolastici:

– indossano, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l’intero orario di lavoro;

– devono essere sull’ingresso e sull’uscita degli alunni;

– sono facilmente reperibili da parte degli Insegnanti, per qualsiasi evenienza;

– collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo;

– comunicano immediatamente al Dirigente Scolastico o ai suoi Collaboratori l’eventuale assenza dell’Insegnante dall’aula, per evitare che la classe resti incustodita;

– collaborano con gli insegnanti nella raccolta dei buoni mensa e nella predisposizione degli elenchi dei partecipanti al servizio;

– favoriscono l’integrazione degli alunni portatori di handicap;

– vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in particolare durante gli intervalli, negli spostamenti e nelle uscite degli alunni per recarsi ai servizi o in altri locali;

– possono svolgere, su accertata disponibilità, funzione di accompagnatore durante i viaggi e le visite d’istruzione;

– riaccompagnano nelle loro classi gli alunni che, al di fuori dell’intervallo e senza seri motivi, sostano nei corridoi;

– sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza, o allontanamento momentaneo dell’insegnante;

– impediscono, con le buone maniere, che alunni di altri corsi possano svolgere azioni di disturbo nel corridoio di propria pertinenza, riconducendoli con garbo e intelligenza alle loro classi;

– sono sempre tolleranti e disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la funzione della scuola è quella di educare specialmente quegli allievi che ne hanno più bisogno;

– evitano di parlare ad alta voce;

– tengono i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili;

– provvedono, al termine delle lezioni, alla quotidiana pulizia con acqua e detersivi disinfettanti dei servizi e degli spazi di pertinenza, nonché delle suppellettili delle aule affidate;

– non si allontanano dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal Direttore S.G.A. o dal Dirigente Scolastico;

– invitano tutte le persone estranee che non siano espressamente autorizzate dal Dirigente Scolastico a uscire dalla Scuola. A tale proposito si terranno informati sugli orari di ricevimento dei genitori, collocati sempre in ore libere da insegnamento;

– prendono visione del calendario delle riunioni dei consigli di classe, dei collegi dei docenti o dei consigli di istituto, tenendosi aggiornati circa l’effettuazione del necessario servizio;

  • sorvegliano l’uscita delle classi e dai cancelli esterni, prima di dare inizio alle pulizie.
  1. Ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, devono prontamente comunicarlo in Segreteria. Segnalano, sempre in segreteria, l’eventuale rottura di suppellettili, sedie o banchi prima di procedere alla sostituzione.

 

  1. Accolgono il genitore dell’alunno minorenne, che vuol richiedere l’autorizzazione all’uscita anticipata. Il permesso di uscita, firmato dal Dirigente Scolastico o da un docente delegato, verrà portato dal collaboratore nella classe dell’alunno, dove il docente dell’ora provvederà alla annotazione dell’autorizzazione sul registro di classe. Dopodiché l’alunno che ha richiesto di uscire anticipatamente potrà lasciare la scuola.

 

  1. Al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici, di qualunque turno e a qualsiasi spazio addetti dovranno controllare, dopo aver fatto le pulizie, quanto segue:

– che tutte le luci siano spente;

– che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi;

– che siano chiuse le porte delle aule, le finestre e le serrande delle aule e della scuola;

– che ogni cosa sia al proprio posto e in perfetto ordine;

– che vengano chiuse le porte e i cancelli della scuola;

gli ausiliari addetti agli uffici controlleranno che siano chiuse tutte le porte degli uffici.

 

  1. Devono apporre la propria firma, per presa visione, sulle circolari e sugli avvisi; in ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all’albo della scuola o inseriti nel registro degli avvisi della scuola si intendono regolarmente notificati al personale tutto.

 

  1. E’ fatto obbligo ai collaboratori scolastici di prendere visione delle mappe di sfollamento dei locali e di controllare quotidianamente la praticabilità ed efficienza delle vie di esodo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CAPO VII

ALUNNI

 

Art. 31

  1. Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. La presenza a scuola è obbligatoria anche per tutte le attività organizzate e programmate in tempo utile dal consiglio di classe.
  2. Ogni alunno deve giungere a scuola puntuale, almeno cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni, pulito nella persona e con abbigliamento dignitoso, fornito di tutto l’occorrente per le attività della giornata.
  3. Nel cortile, sia all’entrata sia all’uscita, non è permesso circolare con moto o biciclette che devono essere condotte a mano per motivi di sicurezza.
  4. Gli alunni che per giustificati motivi, entrano o escono fuori orario, devono essere accompagnati da un genitore o da un suo delegato. Gli alunni devono portare quotidianamente e tenere con cura il diario scolastico che è il mezzo di comunicazione costante tra scuola e famiglia. I genitori sono invitati a controllare i compiti e le lezioni assegnati, le eventuali annotazioni degli insegnanti, le comunicazioni della scuola, e ad apporre la propria firma per presa visione.

Alla fine delle lezioni gli alunni devono lasciare l’aula ordinati; essi saranno accompagnati dall’insegnante fino al cancello della scuola.

Nel cortile, sia all’entrata sia all’uscita, non è permesso circolare con moto o biciclette che devono essere condotte a mano per motivi di sicurezza.

E’ rigorosamente proibito agli alunni di trattenersi a conversare nel gabinetto, nei corridoi e di fermarsi dinanzi alla porta di una classe non propria. L’alunno che, col debito permesso, si reca fuori della propria classe per un qualsiasi motivo, deve ritornare al suo posto nel più breve tempo possibile.

  1. I ritardi verranno annotati sul registro di classe e dovranno essere giustificati dai genitori il giorno successivo tramite il libretto.
  2. Gli alunni devono portare quotidianamente il diario scolastico che è il mezzo di comunicazione costante tra scuola e famiglia. I genitori sono invitati a controllare i compiti e le lezioni assegnate, le eventuali annotazioni degli insegnanti, le comunicazioni della scuola e ad apporre la propria firma per presa visione.
  3. Le assenze devono essere giustificate dai genitori tramite l’apposito libretto e devono essere presentate al rientro in classe, all’inizio della prima ora di lezione all’insegnante che provvederà a controfirmare e a prendere nota sul registro. La Legge Regionale n. 12 del 4.08.2003, prevede il certificato di riammissione alla frequenza scolastica solo nei seguenti casi:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Malattie per le quali sono previste misure di profilassi per esigenze di Sanità pubblica
MORBILLOP PAROTITE Allontanamento dalla scuola fino a presentazione di certificato medico del Servizio Igiene e Sanità Pubblica o del Pediatra di Libera Scelta del SSN.
PEDICULOSI Allontanamento dalla scuola fino al giorno successivo a quello d’inizio di adeguato trattamento.
SCABBIA Allontanamento dalla scuola fino al giorno successivo a quello d’inizio trattamento .

Riammissione con certificato medico.

DERMATOFISI Allontanamento dalla scuola fino al giorno successivo a quello d’inizio di adeguato trattamento .

Riammissione con certificato medico.

Malattie per le quali non sono previste misure di profilassi per esigenze di Sanità Pubblica

 

CONGIUNTIVITE E’ opportuno l’allontanamento fino a guarigione completa.

Per la riammissione, se l’assenza non supera i 5 giorni, non si ritiene necessario alcun certificato medico.

 

MALATTIA MANO-PIEDE-BOCCA E’ opportuno l’allontanamento fino all’effettuazione di visita pediatrica.

Per la riammissione si richiede un certificato medico.

IMPETIGINE E’ opportuno l’allontanamento dalla scuola fino a 24 ore dopo l’inizio di adeguato trattamento.

Per la riammissione si richiede un certificato medico.

V MALATTIA VI MALATTIA Non è indicato l’allontanamento dalla scuola,

 

  1. Non è consentito agli alunni di uscire dall’edificio scolastico prima del termine delle lezioni. In caso di necessità i genitori dovranno preventivamente avvertire la scuola tramite richiesta scritta sul libretto e venire a prelevare personalmente lo studente (o delegare per iscritto un’altra persona maggiorenne che dovrà essere munita di documento di riconoscimento).
  2. Quando le richieste di uscite anticipate o di ingressi ritardati sono numerose, il CdC informerà per iscritto la famiglia.
  3. Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un’aula all’altra, all’ingresso e all’uscita gli alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato. Non è permesso correre, uscire dalla classe senza autorizzazione, gridare nei corridoi e nelle aule, ecc…
  4. Gli alunni possono recarsi nella sala insegnanti, in biblioteca, in palestra, nei laboratori solo con l’autorizzazione e sotto il controllo di un insegnante che se ne assuma la responsabilità.
  5. Durante gli intervalli (ore 9:50 – 10:00 / 16:10 – 16:20), sia nella scuola che nel cortile sono da evitare tutti i giochi che possono diventare pericolosi (ad es. spingersi, salire e scendere le scale, ecc…): gli alunni dovranno seguire le indicazioni degli insegnanti e dei collaboratori scolastici.
  6. I servizi vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più elementari norme di igiene e pulizia.
  7. Saranno puniti con severità tutti gli episodi di violenza che dovessero verificarsi tra gli alunni sia all’interno della scuola che fuori. Tutti devono poter frequentare la scuola con serenità senza dover subire le prepotenze di altri.
  8. Nelle aule e nel cortile ci sono appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti: è necessario utilizzarli correttamente.
  9. Gli insegnanti ed i collaboratori scolastici segnaleranno in Presidenza i nominativi degli alunni o le classi che non rispettano queste regole.
  10. Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro e a seguire le indicazioni dei collaboratori scolastici che assicurano, con i docenti, il buon funzionamento della scuola ed in alcuni momenti possono essere incaricati della sorveglianza di una classe o di un gruppo di alunni; durante le ore di lezione sorvegliano corridoi e servizi.
  11. Gli alunni che, per motivi di salute, non potranno seguire le lezioni di Ed. Fisica dovranno presentare al Dirigente Scolastico la domanda di esonero firmata dal genitore unita a certificato del medico di famiglia su modulo A.S.L. 19. Gli alunni sono tenuti a portare a scuola solo l’occorrente per i compiti e le lezioni e l’eventuale merenda. Non è consigliabile portare somme di denaro e oggetti di valore. La scuola, in ogni caso, non risponde comunque di eventuali furti.
  12. Ogni studente è responsabile dell’integrità degli arredi e del materiale didattico che la scuola gli affida: coloro che provocheranno guasti al materiale e o alle suppellettili della scuola o del Comune saranno invitati a risarcire i danni.
  13. É fatto divieto agli alunni invitare estranei ed intrattenersi con loro nella scuola.

 

Art. 32

Diritto di trasparenza nella didattica

L’alunno ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola.

Il coordinatore del CdC si farà carico di illustrare alla classe il POF e recepirà osservazioni e suggerimenti che verranno posti all’analisi e alla discussione del consiglio di classe.

I docenti esplicitano le metodologie didattiche che intendono seguire, le modalità di verifica e i criteri di valutazione.

La valutazione sarà sempre tempestiva e adeguatamente motivata nell’intento di attivare negli alunni processi di autovalutazione che consentano di individuare i propri punti di forza e di debolezza e quindi migliorare il proprio rendimento.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CAPO VIII

GENITORI

 

Art. 33

Indicazioni

  1. I genitori sono i responsabili più diretti dell’educazione e dell’istruzione dei propri figli e pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante compito.
  2. Sarebbe opportuno che i genitori cerchino di:

 

trasmettere ai ragazzi che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il loro futuro e la loro formazione culturale;

stabilire rapporti corretti con gli Insegnanti, collaborando a costruire un clima di reciproca fiducia e di fattivo sostegno;

controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni sul libretto personale e sul diario;

partecipare con regolarità alle riunioni previste;

favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola;

osservare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate;

sostenere gli Insegnanti controllando l’esecuzione dei compiti a casa;

educare ad un comportamento corretto durante la mensa.

  1. Gli insegnanti sono disponibili ad incontri individuali, tutte le volte che la situazione lo richieda o quando venga fatta esplicita richiesta in tal senso dalla famiglia. In questi casi si concorda, tramite il diario degli alunni, l’orario di ricevimento. La scuola, in casi urgenti o per segnalare situazioni particolari, invierà alle famiglie degli alunni una cartolina di convocazione.
  2. In caso di sciopero del personale la scuola avvertirà le famiglie con apposito comunicato e con congruo anticipo. Non sempre sarà possibile garantire il normale svolgimento delle lezioni. E’ possibile, quindi, che gli alunni presenti in scuola siano suddivisi in gruppi e affidati per la vigilanza ai docenti e/o ai collaboratori scolastici non scioperanti. In situazioni di emergenza verranno comunque impartite opportune disposizioni.
  3. Allo scopo di mantenere vivo e proficuo l’affiatamento tra le famiglie e la scuola i genitori sono invitati ad utilizzare al massimo le occasioni offerte partecipando alle assemblee di classe ed ai colloqui individuali con i docenti nelle occasioni di ricevimento. Sono gradite e possibili anche altre forme di collaborazione o proposte di riunioni suggerite dai genitori stessi.

 

Art. 34

Diritto di Assemblea

  1. I genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in Assemblea nei locali della scuola secondo le modalità previste dagli articoli 12 e 15 del Testo Unico del 16 aprile 1994, n.297.
  2. Le assemblee si svolgono fuori dall’orario delle lezioni.
  3. L’Assemblea dei genitori può essere di classe, sezione, di plesso/scuola, dell’Istituzione Scolastica.

 

Art. 35

Assemblea di classe, sezione

  1. L’Assemblea di classe è presieduta da un genitore eletto nel Consiglio di Interclasse, Intersezione, Classe.
  2. E’ convocata dal Presidente con preavviso di almeno cinque giorni. La convocazione può essere richiesta:
  3. a) dagli insegnanti;
  4. b) da un quinto delle famiglie degli alunni della classe.
  5. Il Presidente richiede per scritto l’autorizzazione a tenere l’assemblea e provvede, anche tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l’ordine del giorno, alle famiglie.
  6. L’Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti.
  7. Dei lavori dell’Assemblea viene redatto succinto verbale, a cura di uno dei componenti.
  8. Copia del verbale viene inviata alla Presidenza.
  9. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e gli insegnanti di classe.

 

Art.36

Assemblea di plesso, scuola

  1. L’Assemblea di plesso è presieduta da uno dei genitori, componenti il Consiglio di Interclasse, Intersezione, Classe, eletto dall’assemblea.
  2. L’Assemblea è convocata dal Presidente, con preavviso di almeno cinque giorni.
  3. La convocazione può essere richiesta:
  4. a) da un terzo dei genitori componenti i Cons. di Interclasse, Intersezione, Classe;
  5. b) dalla metà degli insegnanti di plesso/scuola;
  6. c) da un quinto delle famiglie degli alunni del plesso/scuola.
  7. Il Presidente richiede per scritto l’autorizzazione a tenere l’assemblea e provvede, anche tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l’ordine del giorno, alle famiglie.
  8. L’Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti.
  9. Dei lavori dell’Assemblea viene redatto succinto verbale, a cura di uno dei docenti eventualmente presenti o da un genitore designato dal Presidente dell’Assemblea.
  10. Copia del verbale viene inviata alla Scuola.
  11. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Capo d’Istituto e gli insegnanti del plesso.

 

 

Art. 37

Assemblea dell’Istituzione Scolastica

  1. L’Assemblea di plesso è presieduta da uno dei genitori, componenti il Consiglio dell’Istituzione, Interclasse, Intersezione, Classe, eletto dall’assemblea.
  2. L’Assemblea è convocata dal Presidente con preavviso di almeno sette giorni.
  3. La convocazione dell’Assemblea può essere richiesta:
  4. a) da 50 genitori;
  5. b) da un quinto dei genitori eletti nei Consigli di Interclasse, Intersezione, Classe;
  6. c) dal Consiglio d’Istituto;
  7. d) dal Dirigente Scolastico.
  8. Il Presidente richiede per scritto l’autorizzazione a tenere l’assemblea e provvede, anche tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l’ordine del giorno, alle famiglie.
  9. L’Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti. Dei lavori della Assemblea viene redatto verbale a cura di uno dei partecipanti incaricato dal Presidente.
  10. Copia del verbale viene consegnata alla Presidenza.
  11. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e i docenti.

 

Art. 38

Accesso dei genitori nei locali scolastici

  1. Non è consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei corridoi all’inizio delle attività didattiche, fatte salve le esigenze di accoglienza della Scuola Materna.
  2. L’ingresso dei genitori nella scuola, durante le attività didattiche, è consentito esclusivamente in caso di uscita anticipata del figlio. Gli insegnanti, pertanto, si asterranno dall’intrattenersi con i genitori durante l’attività didattica anche per colloqui individuali riguardanti l’alunno.
  3. I genitori degli alunni possono accedere agli edifici scolastici nelle ore di ricevimento settimanale dei docenti.

 

CAPO IX

MENSA

 

Art. 39

Norme sul servizio mensa

  1. Gli alunni che non usufruiscono del servizio mensa devono essere prelevati dai genitori o da altra persona maggiorenne, delegata per iscritto, alle ore 12,25 e devono rientrare dalle ore 14,25 alle ore 14,30. L’Istituzione Scolastica consente agli alunni in anticipo di sostare nel cortile della scuola ma non potrà assicurare alcuna vigilanza quindi la responsabilità resta dei genitori fino all’inizio delle lezioni pomeridiane.
  2. Anche l’attività Mensa è da intendersi come momento pienamente educativo e opportunità formativa. Per l’intervallo del dopo mensa sono valide le stesse regole della ricreazione.
  3. Gli iscritti alla mensa, che per eccezionali motivi non intendono usufruire del servizio, devono giustificare l’assenza-rinuncia mediante giustificazione scritta sul libretto personale.

 

CAPO X

LABORATORI

 

Art. 40

Uso dei laboratori e aule speciali

  1. I laboratori e le aule speciali sono assegnati dal Dirigente Scolastico all’inizio di ogni anno alla responsabilità di un docente che svolge funzioni di subconsegnatario ed ha il compito di mantenere una lista del materiale disponibile, tenere i registri del laboratorio, curare il calendario d’accesso allo stesso, proporre interventi di manutenzione, ripristino, sostituzione di attrezzature, ecc…
  2. Il responsabile di laboratorio concorda con i docenti interessati i tempi di utilizzo da parte delle classi e con il Dirigente Scolastico le modalità ed i criteri per l’utilizzo del laboratorio in attività extrascolastiche.
  3. In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali il responsabile del laboratorio o il docente di turno, sono tenuti ad interrompere le attività se le condizioni di sicurezza lo richiedono e a segnalare la situazione tempestivamente in Presidenza per l’immediato ripristino delle condizioni di efficienza e al fine di individuare eventuali responsabili.
  4. L’orario di utilizzo dei laboratori e aule speciali sarà affisso a cura dei responsabili.
  5. Le responsabilità inerenti all’uso dei laboratori e delle aule speciali, sia per quanto riguarda la fase di preparazione delle attività sia per quella di realizzazione delle stesse con gli allievi, competono all’insegnante nei limiti della sua funzione di sorveglianza ed assistenza agli alunni.
  6. I laboratori e le aule speciali devono essere lasciate in perfetto ordine. Al fine di un sicuro controllo del materiale, l’insegnante prenderà nota della postazione e degli strumenti assegnati allo studente o al gruppo di studenti.
  7. L’insegnante avrà cura, all’inizio ed alla fine di ogni lezione, di verificare l’integrità di ogni singola postazione e di ogni singolo strumento utilizzato. L’insegnante, qualora alla fine della lezione dovesse rilevare danni che non erano presenti all’inizio, è tenuto a darne tempestiva comunicazione al Dirigente Scolastico.
  8. Ogni laboratorio o aula speciale è dotata di registro dove ogni insegnante annota le esercitazioni svolte con la classe ed ogni evento inerente alle stesse.

 

Art. 41

Sussidi didattici

  1. La scuola è fornita di sussidi per il lavoro educativo-didattico e di materiale il cui elenco è esposto e consultabile presso ogni plesso scolastico. Tale elenco ne specifica anche l’uso e i possibili utilizzatori. I docenti, i non docenti, gli alunni sono tenuti a curare il buon uso, la conservazione e la piena efficienza dei sussidi.

 

Art. 42

Diritto d’autore

  1. Il materiale cartaceo, audiovisivo ed informatico è sottoposto alla normativa sui diritti d’autore, quindi i docenti si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso.

 

Art. 43

Sala e strutture audiovisive

  1. La prenotazione per l’utilizzazione delle sale audiovisivi dovrà avvenire solo limitatamente alla settimana successiva. In caso di più richieste relative alla stessa ora di lezione, sarà data la precedenza all’iniziativa deliberata in sede collegiale rispetto a quella attuata dal singolo docente e quindi alla classe che ne ha usufruito un numero inferiore di volte e, in subordine, alla classe che ne ha usufruito in data anteriore.

 

Art. 44

Uso esterno della strumentazione tecnica

(macchine fotografiche, telecamere, portatili, sussidi vari, ecc…)

  1. L’utilizzo esterno della strumentazione tecnica in dotazione alla scuola è autorizzato dal Dirigente Scolastico; va segnalato nell’apposito registro, ove verranno riportati tutti i dati richiesti a cura del responsabile. Alla riconsegna dell’attrezzatura, l’incaricato provvederà alla rapida verifica di funzionalità degli strumenti, prima di deporli. Si riporterà inoltre sull’apposito registro la data dell’avvenuta riconsegna e le eventuali segnalazioni di danno.

 

Art.45

Mediateca

  1. La mediateca costituisce uno strumento didattico di primaria importanza per la vita della scuola, essa è accessibile a tutte le componenti della scuola: docenti, studenti, genitori, personale A.T.A..
  2. Compito della mediateca è raccogliere, ordinare, descrivere il materiale librario, documentario, audiovisivo ed informatico in qualunque modo appartenente alla scuola e promuoverne l’uso da parte di alunni e docenti.
  3. Il Dirigente Scolastico nomina un Responsabile della Mediateca con il compito di sovraintendere al suo funzionamento e verificare periodicamente la consistenza delle dotazioni, i registri per il prestito, l’aggiornamento della schedatura e del catalogo.
  4. Alla Mediateca della scuola si accede secondo un calendario settimanale prestabilito e opportunamente pubblicizzato.
  5. Il Collegio dei Docenti promuove l’aggiornamento del patrimonio librario, documentario, audiovisivo ed informatico, secondo le esigenze didattiche e culturali dell’Istituzione, recependo i suggerimenti specifici espressi dai docenti e dalle altre componenti scolastiche per quanto di loro competenza.
  6. Gli studenti, per il tramite dei docenti, possono proporre l’acquisto di materiale librario, audiovisivo e/o informatico.
  7. Non possono essere date in prestito opere di consultazione, quali dizionari, enciclopedie, ecc…
  8. I libri possono essere dati in prestito per un periodo di 45 giorni, prorogabili di altri 15 se nessun altro ha richiesto lo stesso materiale; il materiale audiovisivo può essere dato in prestito per non più di due giorni, compatibilmente con la programmazione dei docenti.
  9. Il materiale concesso in prestito viene annotato nell’apposito registro elettronico.
  10. Chi non restituisce il materiale avuto in prestito nei tempi previsti è escluso dal prestito per un periodo di sei mesi. I costi relativi ai libri – o altri materiali – smarriti o deteriorati saranno sostenuti da chi ha causato il danno.

 

Art. 46

Utilizzo delle infrastrutture sportive dell’istituto

  1. Il Dirigente Scolastico nomina all’inizio dell’anno scolastico uno o più docenti responsabili dell’area sportiva dell’Istituzione Scolastica che provvederanno alla predisposizione degli orari di utilizzo e di funzionamento delle singole infrastrutture in orario curricolare e al coordinamento delle iniziative extracurricolari.
  2. La palestra e le sue attrezzature sono riservate, durante le ore di lezione, agli alunni. Per ragioni di tipo igienico in palestra si dovrà entrare solamente con le scarpe da ginnastica.

 

Art. 47

Uso degli strumenti di scrittura e duplicazione

  1. Le attrezzature dell’Istituto per la stampa e la riproduzione (macchine da scrivere, fax, fotocopiatrice, ciclostile, computer), oltre al primario uso didattico ed amministrativo, possono essere utilizzate da tutte le componenti scolastiche per attività di esclusivo interesse della scuola. É escluso l’utilizzo degli strumenti della scuola per scopi personali.
  2. Nella scuola è ubicato un centro stampa dove sono presenti operatori addetti al servizio duplicazione e fascicolatura. Le modalità di utilizzo e l’orario del centro stampa sono resi pubblici all’inizio di ogni anno scolastico.
  3. L’uso delle fotocopiatrici, per motivi di sicurezza e per evitare guasti, è riservato al personale incaricato.
  4. I docenti devono consegnare al personale incaricato con anticipo di almeno tre giorni il materiale da riprodurre.
  5. L’uso della fotocopiatrice è gratuito per il materiale didattico utilizzato dagli alunni e dagli insegnanti, nei limiti degli stanziamenti di bilancio fissati annualmente.
  6. I collaboratori scolastici incaricati terranno appositi registri dove annotare la data, la classe, il richiedente, il numero di fotocopie seguite. Il materiale cartaceo è sottoposto alla normativa sui diritti d’autore, quindi i richiedenti si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso.

 

 

 

 

 

CAPO XI

SICUREZZA

 

Art. 48

Norme di comportamento

Tenere un contegno corretto astenendosi da qualsiasi genere di scherzo e dal compiere atti che possano distrarre o arrecare danno ai compagni di lavoro;

Attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute dal proprio superiore;

Osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed igiene richiamate da specifici cartelli o indicate dai propri superiori;

Non usare macchine, impianti ed attrezzature senza autorizzazione;

Non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a perfetta conoscenza: in casi dubbi occorre rivolgersi al proprio superiore;

Per accedere agli scaffali alti o a strutture sopraelevate, utilizzare le apposite scale. E’ opportuno, per le scale doppie, assicurarsi, prima di salirvi, che i tiranti o le catenelle siano in tensione. Non utilizzare tali scale come scale semplici appoggiandole a muro né spostarle quando su di esse vi sono delle persone;

Non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata;

Depositare i materiali nelle zone prestabilite e comunque in modo da non ingombrare, ostacolare e/o impedire, anche solo parzialmente l’accesso alle uscite di sicurezza, al transito sulle vie di fuga (corridoi, scale di sicurezza, ecc…), in prossimità di mezzi ed impianti atti ad intervenire sugli incendi, ed in generale la normale circolazione;

Ogni contenitore deve riportare l’etichetta con l’indicazione ben leggibile del contenuto;

Non utilizzare bottiglie di bevande per il contenimento di altri liquidi, né abbandonare quelle vuote sul posto di lavoro;

Segnalare tempestivamente al proprio superiore ogni eventuale anomalia o condizione di pericolo rilevata;

In caso di infortunio, riferire al più presto ed esattamente ai propri superiori sulle circostanze dell’evento;

Se viene usato il materiale della cassetta di pronto soccorso ripristinare la scorta;

Non circolare né sostare nei sottopiani, cavedi, ecc., degli edifici salvo giustificato motivo di lavoro e previa autorizzazione dei superiori. Non accedere nelle zone o nei locali in cui vige il divieto di ingresso ai non autorizzati;

Mantenere pulito ed in ordine il proprio posto di lavoro;

Disporre in modo ordinato, stabile e razionale gli attrezzi di uso comune;

Adoperare gli attrezzi solamente per l’uso cui sono destinati e nel modo più idoneo evitando l’uso di mezzi di fortuna o di attrezzi diversi da quelli predisposti o di apportare agli stessi modifiche di qualsiasi genere;

Mantenere i videoterminali nella posizione definita secondo i principi dell’ergonomia delle norme di legge e di buona tecnica. Qualsiasi variazione che si rendesse necessaria deve essere concordata con il proprio responsabile;

In caso di movimentazione manuale di materiali (risme di carta, dossier, ecc:) mantenere la schiena eretta e le braccia rigide, facendo sopportare lo sforzo principalmente dai muscoli delle gambe. Durante il trasporto a mano, trattenere il carico in modo sicuro nei punti di più facile presa e se necessario appoggiarlo al corpo, con il peso ripartito sulle braccia.

Manipolare vetri o materiale pungente con i guanti;

Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti;

Non dare in uso scale, utensili e attrezzi al personale di ditte esterne che si trovino a lavorare nella scuola;

Negli archivi il materiale va depositato lasciando corridoi di 90 cm;

Riporre le chiavi nelle apposite bacheche, dopo l’uso;

L’apertura di tutte le uscite di sicurezza deve avvenire prima dell’inizio delle lezioni.

 

 

CAPO XII

COMUNICAZIONI

 

Art.49

Distribuzione materiale informativo e pubblicitario

  1. Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia potrà essere distribuito nelle classi, o comunque nell’area scolastica, senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico.
  2. E’ garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale utilizzabile nel lavoro scolastico (giornali, ecc. …) e di quello frutto del lavoro della scuola stessa e delle classi (giornalino, mostre, ricerche).
  3. E’ garantita la possibilità di informazione ai genitori da parte di Enti, Associazioni culturali, ecc. …
  4. La scuola non consentirà la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo economico e speculativo.
  5. Il Dirigente Scolastico disciplinerà la circolazione del materiale.
  6. Per gli alunni si prevede di:
  7. a) distribuire tutto il materiale che riguarda il funzionamento e l’ organizzazione della scuola;
  8. b) autorizzare la distribuzione del materiale relativo alle attività sul territorio a livello Comunale e Comprensoriale, inviato da Enti istituzionali;
  9. c) autorizzare la distribuzione di materiale che si riferisca ad iniziative od attività sul territorio, gestite da Enti, Società, Associazioni private che abbiano stipulato accordi di collaborazione con la Scuola, purché l’iniziativa non persegua fini di lucro.

 

Art. 50

Comunicazioni docenti – genitori

  1. Nell’orario di servizio settimanale di ogni docente è prevista un’ora per i colloqui, su appuntamento, con i genitori e con gli alunni maggiorenni.
  2. Saranno programmati annualmente incontri pomeridiani delle famiglie con gli insegnanti della scuola. Inoltre, qualora se ne ravvisi la necessità, verranno inviate alle famiglie tempestive informazioni scritte relative, secondo i casi, alla frequenza, al profitto, al comportamento dell’alunno: in particolare, saranno comunque comunicate alle famiglie le valutazioni quadrimestrali e, su mandato dei docenti, anche quelle interperiodali, accompagnate dalla eventuale segnalazione degli interventi di sostegno e di recupero che l’alunno deve sostenere e l’esito di tali interventi.

 

Art. 51

Informazione sul Piano dell’offerta formativa

  1. All’inizio dell’anno scolastico il coordinatore del consiglio di classe illustra agli studenti ed alle famiglie le opportunità offerte dal piano dell’offerta formativa, comprensivo di tutte le attività e iniziative didattiche e formative facoltative e/o opzionali.
  2. Le attività didattiche aggiuntive facoltative saranno organizzate secondo i tempi e modalità che tengano conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.
  3. Le comunicazioni agli alunni ed ai genitori sono fatte normalmente con circolari scritte inviate in lettura nelle classi. In forma ufficiale viene adottata anche la pubblicazione in bacheca, in particolare per gli atti che devono essere riportati a conoscenza di tutti.

 

 

CAPO XIII

ACCESSO DEL PUBBLICO

 

Art. 52

Accesso di estranei ai locali scolastici

 

  1. Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di “esperti” a supporto dell’attività didattica chiederanno, di volta in volta, l’autorizzazione al Dirigente Scolastico. Gli “esperti” permarrano nei locali scolastici per il tempo strettamente necessario all’espletamento delle loro funzioni. In ogni caso la completa responsabilità didattica e di vigilanza della classe resta del docente.

 

  1. Nessun’altra persona estranea e comunque non fornita di autorizzazione rilasciata dal Dirigente Scolastico o suo delegato può entrare nell’edificio scolastico dove si svolgono le attività didattiche.

 

  1. Dopo l’entrata degli alunni verranno chiuse le porte d’accesso esclusa quella in cui presta servizio di vigilanza il collaboratore scolastico addetto.

 

  1. Chiunque ha libero accesso, durante le ore di apertura della scuola, al locale dove si trova l’albo d’istituto per prendere visione degli atti esposti e può accedere all’Ufficio di Presidenza e di segreteria durante l’orario di apertura dei medesimi.

 

  1. I tecnici che operano alle dipendenze della Amministrazione Comunale possono accedere ai locali scolastici per l’espletamento delle loro funzioni.

 

  1. I signori rappresentanti ed agenti commerciali devono qualificarsi esibendo tesserino di riconoscimento

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CAPO XIV

CIRCOLAZIONE MEZZI ALL’INTERNO DELL’AREA SCOLASTICA

 

Art. 53

 

Accesso e sosta

 

  1. E’ consentito l’accesso con la macchina nel cortile dei plessi scolastici ai genitori o chi ne fa le veci di alunni diversamente abili per un ingresso e una uscita più agevoli e lontani dal flusso degli altri alunni.

 

 

  1. Gli insegnanti ed il personale ATA, per il parcheggio delle autovetture, utilizzeranno gli spazi esterni agli edifici scolastici.

 

 

  1. I genitori degli alunni minorenni per il parcheggio dei motorini devono inoltrare formale richiesta di autorizzazione alla Presidenza.

 

 

  1. Motorini e biciclette devono essere sistemati in modo ordinato solo ed esclusivamente nelle aree destinate a raccogliere tali mezzi.

 

 

  1. I parcheggi di cui sopra, anche se all’interno degli edifici, sono incustoditi e pertanto la scuola, non potendo garantire la custodia dei mezzi di cui trattasi, non assume responsabilità di alcun genere per eventuali danni o furti a carico dei mezzi medesimi.

 

 

  1. I mezzi devono essere condotti a mano allorché transitano su aree interne di pertinenza della scuola.

 

 

  1. In casi di emergenza, per comportamenti non prudenti o quando si ravvisano difficoltà di funzionamento e di uso degli spazi interessati, il Dirigente Scolastico può adottare i provvedimenti opportuni, anche di carattere restrittivo.

 

 

  1. I veicoli degli operatori che devono effettuare interventi di manutenzione nella struttura scolastica ed i veicoli per la mensa sono autorizzati ad entrare nelle aree procedendo a passo d’uomo e con prudenza.

 

APPENDICE

 

CARTA DELLO STUDENTE

 

 

DIRITTI E DOVERI DEGLI STUDENTI

 

DIRITTI

 

  1. diritto ad essere accolti ;
  2. diritto alla libera espressione del loro pensiero, nel rispetto delle opinioni altrui;
  3. diritto di partecipazione e responsabile alla vita della scuola;
  4. diritto alla continuità educativo – metodologica;
  5. diritto ad essere ascoltati e ad un rapporto comunicativo corretto
  6. diritto ad una didattica modellata su metodi e materiali diversificati;
  7. diritto al recupero e al potenziamento delle loro capacità;
  8. diritto alla valorizzazione dei loro prodotti scolastici;
  9. diritto ad avere zaini meno pesanti;
  10. diritto al riposo festivo;
  11. diritto ad un orario rispettoso delle loro “tolleranze” e dei loro “ritmi”;
  12. diritto alla trasparenza e alla correttezza delle procedure valutative;
  13. diritto alla trasparenza delle procedure relative a procedimenti disciplinari;
  14. diritto ad un’equa distribuzione dei carichi di lavoro.

 

DOVERI

 

  1. dovere di conoscere e rispettare le regole;
  2. dovere di rispettare il personale,il materiale e l’’edificio scolastico:
  3. mantenere un comportamento corretto all’entrata della scuola;
  4. mantenere un comportamento corretto durante gli intervalli, il cambio degli insegnanti e gli spostamenti nell’edificio;
  5. mantenere un comportamento corretto durante le eventuali supplenze;
  6. mantenere un atteggiamento rispettoso ed educato nei confronti del personale della scuola, insegnanti e non insegnanti;
  7. rispettare e curare il materiale proprio, altrui e della scuola;
  8. tenere puliti gli ambienti scolastici;
  9. lavorare con continuità, impegno e precisione:
  10. avere il materiale necessario;
  11. prendere regolarmente nota dei compiti assegnati;
  12. non assumere atteggiamenti che disturbino il lavoro dell’insegnante o dei compagni;
  13. collaborare attivamente con compagni e insegnanti;
  14. pianificare con ordine i propri impegni scolastici;
  15. rispettare gli orari;

 

  1. rispettare gli altri accettando e valorizzando le diversità:
  2. mantenere un atteggiamento rispettoso ed educato nei confronti dei compagni ;
  3. aiutare i compagni in difficoltà e non deriderli ;

                         

  1. rispettare le idee altrui ed essere disponibili al dialogo:
  2. intervenire in modo coerente ed ordinato, rispettando il proprio turno.

 

Il mancato rispetto dei doveri comporterà, a seconda della gravità, l’applicazione delle seguenti sanzioni disciplinari:

  1. Rimprovero verbale privato o in classe (insegnante)
  2. Comunicazione scritta, sul diario, alla famiglia (insegnante)
  3. Invito scritto, sul diario, per un colloquio con i genitori (insegnante)
  4. Non ammissione in classe, se non accompagnato da un genitore (Dirigente Scolastico)
  5. Nota sul registro di classe con invio dal Dirigente (insegnante)
  6. Comunicazione ufficiale della Scuola alla famiglia con invito ad intervenire sul figlio per migliorarne il comportamento mancante (coordinatore su proposta del Consiglio di Classe)
  7. Sospensione dalle lezioni per un periodo non superiore ai cinque giorni con l’obbligo di svolgere, a casa, i compiti assegnati dagli insegnanti (Consiglio di Classe all’unanimità)
  8. Sospensione superiore ai cinque giorni e fino a quindici giorni con l’obbligo di svolgere, a casa, i compiti assegnati dagli insegnanti (Giunta Esecutiva su proposta unanime del Consiglio di Classe)
  9. Sospensione fino al termine delle lezioni (Giunta Esecutiva su proposta unanime del Consiglio di Classe)

 

PRINCIPI

I principi che dovranno ispirare le sanzioni disciplinari sono:

  1. finalità educativa
  2. responsabilità personale
  3. diritto di difesa
  4. gradualità
  5. gravità – intenzionalità – precedenti
  6. riparazione del danno, con riduzione della sanzione
  7. riconversione della sanzione con attività a favore della comunità scolastica

 

ORGANO DI GARANZIA INTERNO

Per i punti 7. 8. 9. i genitori, entro quindici giorni dalla comunicazione dell’irrogazione della sanzione possono presentare ricorso all’ ORGANO DI GARANZIA INTERNO.

L’ORGANO DI GARANZIA INTERNO , entro cinque giorni dal ricorso, sentite le parti interessate, decide in merito al ricorso presentato.

 

 

Art.6

Organo di garanzia e impugnazioni

L’Organo di Garanzia interno della scuola è composto da 3 genitori eletti dal Consiglio di Istituto, da 3 docenti eletti dal Collegio dei Docenti e da una persona di levate qualità morali e civili, nominata dal Dirigente Scolastico, che ne assume la presidenza.

Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte dei genitori all’Organo di Garanzia interno che decide in via definitiva.

L’Organo di Garanzia decide, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, anche nei conflitti che sorgano all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente regolamento e dello Statuto delle Studentesse e degli studenti.

 

 

 

Regolamento dell’Organo di Garanzia

 

 

  1. L’Organo di Garanzia interno all’Istituto, è composto da 3 genitori eletti dal Consiglio di Istituto, da 3 docenti eletti dal Collegio dei Docenti e da una persona di elevate qualità morali e civili, nominata dal Dirigente Scolastico, che ne assume la presidenza.
  2. L’Organo di Garanzia interno della scuola è composto dal Dirigente Scolastico, che ne assume la presidenza, un docente eletto dal Collegio dei Docenti, un genitore indicato dal Consiglio di Istituto e, nella scuola del secondo ciclo, da uno studente eletto dall’assemblea degli studenti.
  3. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte dei genitori all’Organo di Garanzia interno che decide in via definitiva.
  4. L’Organo di Garanzia decide, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, anche nei conflitti che sorgano all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente regolamento e dello Statuto delle Studentesse e degli studenti.
  5. La convocazione dell’Organo di garanzia spetta al Presidente, che provvede a designare, di volta in volta, il segretario verbalizzante. L’avviso di convocazione va fatto pervenire ai membri dell’Organo, per iscritto, almeno 4 giorni prima della seduta.
  6. Per la validità della seduta è richiesta la presenza della metà più uno dei componenti. Il membro, impedito ad intervenire, deve far pervenire al Presidente dell’Organo di Garanzia, possibilmente per iscritto, prima della seduta la motivazione giustificativa dell’assenza.
  7. Ciascun membro dell’Organo di garanzia ha diritto di parola e di voto; l’espressione del voto è palese. Non è prevista l’astensione. In caso di parità prevale il voto del Presidente.
  8. L’Organo di garanzia, in forza del disposto di cui all’art. 5, dello Statuto delle studentesse e degli studenti, è chiamato ad esprimersi sui ricorsi degli allievi contro le sanzioni disciplinari diverse dal temporaneo allontanamento dalla Comunità scolastica.
  9. Qualora l’avente diritto avanzi ricorso (che deve essere presentato per iscritto), il Presidente dell’Organo di garanzia, preso atto dell’istanza inoltrata, dovrà convocare mediante lettera i componenti l’Organo non oltre 15 giorni dalla presentazione del ricorso medesimo.
  10. Il Presidente, in preparazione dei lavori della seduta, deve accuratamente assumere tutti gli elementi utili allo svolgimento dell’attività dell’Organo, finalizzata alla puntuale considerazione dell’oggetto all’ordine del giorno.
  11. L’esito del ricorso va comunicato per iscritto all’interessato.
  12. L’Organo di garanzia, su richiesta degli studenti o di chiunque abbia interesse, decide anche sui conflitti che, all’interno della scuola, sorgano in merito all’applicazione dello Statuto delle studentesse e degli studenti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Schema di regolamento rete informatica d’istituto

 

 

Norme generali

  1. Ogni anno scolastico il Dirigente Scolastico individua un Responsabile in ogni plesso per la Rete ed i laboratori d’informatica.
  2. Il personale che opera con la rete deve settimanalmente provvedere ad effettuare copie di backup del lavoro svolto. Tali supporti dovranno essere custoditi in luogo sicuro. Il riutilizzo di supporti di memorizzazione per altri scopi deve prima prevedere la loro formattazione.
  3. Gli allievi, gli esterni ed il personale non preposto non possono accedere, né fisicamente né informaticamente, ai siti in cui sono custoditi dati e/o informazioni sensibili.
  4. Il calendario delle lezioni con utilizzo dei laboratori e delle postazioni di informatica deve essere stabilito dagli incaricati della stesura dell’orario all’inizio di ogni anno scolastico in coordinamento con il Responsabile.
  5. L’accesso ai laboratori e/o alle postazioni di informatica in altri momenti deve essere autorizzato e concordato con la Presidenza o con il Responsabile. I collaboratori scolastici riceveranno il calendario con le autorizzazioni.
  6. I docenti che accompagnano gruppi di allievi devono stabilire per ognuno di loro la postazione che occuperà per tutto l’anno scolastico; i docenti compileranno lo schema-piantina e consegneranno copia al Responsabile.
  7. Copia di tutti gli schemi-piantina sarà consegnato a cura del responsabile al Preside che conserverà nella cassaforte.
  8. Quando si entra in laboratorio si deve accertare che tutto sia in ordine. Ove si riscontrassero malfunzionamenti o mancanze ci si dovrà riferire prontamente, senza manipolare alcunché, al Responsabile o alla Presidenza.
  9. Nei laboratori gli allievi dovranno compilare il modulo di postazione sul quale annoteranno data, orario di utilizzo, classe e nominativi.
  10. La richiesta ed il conseguente spostamento di apparecchiature multimediali in altro laboratorio o in aula, se non previsto nel piano orario di utilizzo, deve essere richiesto con congruo anticipo al Responsabile.
  11. Gli allievi devono sistemare gli zaini in zona del laboratorio che non impedisca un regolare sfollamento e non si arrechi danno agli impianti, altrimenti devono lasciarli fuori in corridoio.
  12. Non è possibile cambiare di posto le tastiere, le stampanti, i mouse, le casse o qualunque altra attrezzatura o stampato senza autorizzazione del Responsabile.
  13. Il personale e gli allievi dovranno aver cura di rispettare le procedure corrette di accensione, di utilizzo e di spegnimento delle macchine. Gli allievi non devono mangiare o ingerire liquidi nei laboratori: le briciole possono causare malfunzionamenti nelle tastiera e/o nelle altre periferiche.
  14. E’ possibile l’utilizzo di floppy-disk, CD o DVD personali solo previa autorizzazione del Responsabile.
  15. L’uso delle stampanti va effettuato solo a conclusione del lavoro ed è subordinato a una preventiva anteprima di stampa per evitare spreco di carta e di inchiostro.
  16. Prima di uscire dal laboratorio occorre accertarsi che le sedie siano al loro posto, che non vi siano cartacce o rifiuti e che tutte le apparecchiature elettriche siano spente.
  17. In ogni ambiente è conservata la manualistica, opportunamente numerata, del software e dell’hardware delle postazioni presenti. Per accedere alla manualistica e ai CD o ai floppy relativi occorrerà riferirsi al Responsabile.
  18. Per motivi di manutenzione ordinaria e/o straordinaria, i PC possono essere riformattati dai Responsabili senza alcun preavviso. Si consiglia pertanto di salvare i dati nei supporti di memoria in dotazione o nelle apposite cartelle di backup previste.
  19. Periodicamente il Responsabile provvederà a coordinare l’ aggiornamento del software antivirus e a verificare la consistenza dei firewall.
  20. La violazione del presente Regolamento potrà comportare la temporanea o permanente sospensione dell’accesso ad internet e/o alle risorse informatiche.

 

Policy d’Istituto

  1. Falsificazioni e imbrogli non sono comportamenti approvati dall’Istituzione Scolastica.
  2. E’ vietato cancellare o alterare file presenti in hard disk.
  3. Gli utenti possono utilizzare le postazioni dell’Istituto per accedere in Internet solo per scopi didattici o collegati alle attività di lavoro degli uffici.
  4. I software installati sono ad esclusivo uso didattico. Chiunque abbia bisogno di aggiornamenti o nuovi applicativi da acquistare deve farne richiesta al Responsabile tramite l’apposito modulo.
  5. Non è possibile effettuare copie del software presente nelle postazioni salvo autorizzazione del Responsabile e solo nel caso si tratti di free software.
  6. Non è possibile utilizzare e/o installare software diverso da quello di cui la scuola è regolarmente dotata di licenza di utilizzo (l’elenco del software di cui la scuola possiede licenza è a disposizione per la consultazione nei laboratori; in ogni caso ci si può riferire al Responsabile). Si richiama l’osservanza delle norme per il rispetto del diritto d’autore e del copyright.
  7. E’ vietato adottare comportamenti che possano interferire con la privacy e con la libertà di espressione.
  8. E’ vietato leggere o consultare le tracce di navigazione di altri utenti.
  9. Non si devono inviare ad alcuno fotografie personali, di amici o di compagni.
  10. E’ vietato connettersi a siti proibiti.
  11. Il software reperibile sulla rete può essere coperto da brevetti e/o vincoli di utilizzo di varia natura. Leggere sempre attentamente la documentazione di accompagnamento prima di utilizzarlo, modificarlo o redistribuirlo in qualunque modo e sotto qualunque forma.
  12. E’ vietato tentare di alterare la propria identità di rete o tentare di impedire la propria identificazione.
  13. E’ vietato utilizzare le postazioni per arrecare molestie.
  14. Occorre rispettare le regole di buon comportamento in rete (netiquette).
  15. In rete occorre sempre rispettare tutti i vincoli di legge.
  16. Comportamenti palesemente scorretti da parte di un utente, quali violare la sicurezza di archivi e computer della rete, violare la privacy di altri utenti della rete leggendo o intercettando la posta elettronica loro destinata, compromettere il funzionamento della rete e degli apparecchi che la costituiscono con programmi (virus, trojan horses, ecc.) costruiti appositamente, costituiscono dei veri e propri crimini elettronici e come tali sono punibili.
  17. I docenti d’aula discuteranno con gli allievi della policy della scuola e degli eventuali problemi che possono verificarsi nell’applicazione delle regole relative all’uso di internet.

 

Account

  1. Gli utenti che otterranno un account per l’ingresso nella rete d’Istituto dovranno prendere visione del presente Regolamento e firmare in calce.
  2. Gli allievi accederanno alla rete tramite un account di classe e dei diritti da esso gestiti a cura del Responsabile.
  3. Il personale può acquisire il diritto all’accesso alla rete completo, locale o remoto, richiedendolo al Responsabile previa autorizzazione del DS.
  4. Per tutti gli account va indicata una data di presumibile scadenza al termine della quale l’account verrà automaticamente disabilitato per motivi di sicurezza salvo proroga.
  5. Verificata la disponibilità di prese per la connessione fisica e di indirizzi di rete, qualunque dipendente dell’istituto può richiedere di connettere alla rete locale dell’Istituzione Scolastica altri calcolatori utili per le proprie attività didattiche. La connessione è possibile previa autorizzazione del Responsabile o del DS.
  6. Per la connessione temporanea di macchine di visitatori è disponibile un apposito numero di rete, che verrà reso noto dal Responsabile previa autorizzazione del Dirigente Scolastico. Tali connessioni saranno annotate sull’apposito registro che riporterà anche gli eventuali collegamenti Internet.
  7. Tutti i dipendenti, docenti, assistenti, collaboratori e allievi secondo disponibilità e previa autorizzazione del Dirigente Scolastico possono richiedere un account di mail, per la posta.
  8. Chiedere un account comporta l’accettazione implicita delle norme d’uso per le macchine comuni, e delle norme previste nei commi precedenti.

 

Internet

  1. Il Responsabile coordina la configurazione del software di navigazione con limitazione ai siti proibiti.
  2. E’ vietato alterare le opzioni del software di navigazione.
  3. L’utilizzo di Internet è disciplinato tramite specifica prenotazione da parte degli allievi interessati, il servizio è comunque da utilizzare per soli scopi didattici e di ricerca, da dettagliare e giustificare al momento della richiesta di prenotazione.
  4. Gli allievi dovranno trascrivere su apposito registro i collegamenti ad INTERNET indicando data, orario e durata del collegamento, classe e nominativo.
  5. L’Istituzione Scolastica possiede un sito web per il quale è stato nominato un Referente. E’ possibile richiedere la pubblicazione sul sito di rubriche o pagine: la richiesta verrà vagliata ed eventualmente autorizzata dal referente. La pubblicazione in rete di foto di allievi è da evitare. Se ciò non fosse possibile occorre acquisire la liberatoria da parte dei genitori e possibilmente sfocare, con gli appositi software di ritocco fotografico, i volti.
  6. Il referente del sito web dell’Istituzione assicura che il file delle Frequestly Asked Questions (FAQ) venga aggiornato a intervalli regolari quindicinali.
  7. Il Responsabile provvede periodicamente a memorizzare su CD i log di navigazione e lo consegna al DS che lo conserva in cassaforte.
  8. Gli allievi possono utilizzare i servizi di mail anche in orario extrascolastico dalle postazioni presenti nella Mediateca Scolastica.
  9. I docenti possono utilizzare i servizi di mail anche in orario extrascolastico dalle postazioni presenti nell’aula docenti.
  10. Nel caso di invii di mail a gruppi di destinatari si devono evitare liste di indirizzi nei campi “To:” o “Cc:” e si utilizza il campo “Bcc:”.
  11. Non aprire allegati provenienti da fonti non conosciute; non aprire allegati con estensione .exe, .com, .bat; riferirsi sempre al docente d’aula o al Responsabile.
  12. Prima di scaricare documenti o file da Internet chiedere al docente d’aula.
  13. Chiedere sempre il permesso prima di iscriversi a qualche concorso o prima di riferire l’indirizzo della scuola.
  14. Riferire al Responsabile o al docente d’aula se qualcuno invia immagini che infastidiscono e non rispondere.
  15. Se qualcuno su internet chiede un incontro di persona, riferirlo al docente d’aula. Le persone che si incontrano su internet sono degli estranei, e non sempre sono quello che dicono di essere.
  16. Chiedere l’autorizzazione al Responsabile per sottoscrivere una newsletter o una chat room.
  17. Il docente d’aula curerà che gli allievi registrino gli accessi ad Internet, darà chiare indicazioni su come devono utilizzare internet, la posta elettronica e le chat room, informerà che le loro navigazioni saranno monitorate.

 

Netiquette (Network etiquette)

  1. Se si manda un messaggio, è bene che esso sia sintetico e descriva in modo chiaro e diretto il problema.
  2. Il “Subject” del messaggio deve riflettere il contenuto del testo.
  3. È buona norma includere la parola “lungo” alla voce “Subject” in modo che il ricevente possa sapere in precedenza che ci vorrà tempo per leggere e rispondere a quel messaggio. Oltre le 100 righe è considerato “lungo”.
  4. Limitare la lunghezza delle righe a meno di 65 caratteri e inserire un ritorno del carrello (premendo Invio) alla fine di ogni riga.
  5. E’ buona regola non inviare mai file superiori a 50 Kilobyte. In tal caso, considerare come alternativa il trasferimento di file o la riduzione a diversi file più piccoli da inviare come messaggi separati.
  6. Se si risponde ad un messaggio, evidenziare i passaggi rilevanti del messaggio originario, allo scopo di facilitarne la comprensione.
  7. Si deve fare attenzione a non utilizzare espressioni gergali o acronimi se non si è certi che saranno comprese.
  8. Se si vuole inviare un messaggio personale ad un gruppo, è il caso di chiedere preventiva autorizzazione.
  9. Se si scopre che un messaggio personale è stato erroneamente recapitato ad una lista o gruppo, inviare un messaggio di scuse.
  10. La rete è utilizzata come strumento di lavoro da molti degli utenti. Nessuno di costoro ha tempo per leggere messaggi inutili o frivoli o di carattere personale, e dunque non di interesse generale.
  11. Nelle mail usare maiuscole e minuscole. SOLTANTO CON LE MAIUSCOLE È COME SE SI STESSE URLANDO.
  12. Usare i simboli per dare enfasi. Ecco *cosa* intendo dire. Usare i trattini in basso per le sottolineature. _Guerra e Pace_ è il mio libro preferito.
  13. Usare le faccine sorridenti in sostituzione del tono di voce, ma farlo con parsimonia. 🙂 è un esempio di faccina sorridente (guardare lateralmente).
  14. Non è il caso di inviare messaggi d’ira (“flames”) anche se si dovesse esser provocati. Se si vogliono esprimere opinioni forti su un certo testo, è il caso di segnalarlo inserendo un FLAME ON/OFF. Ad esempio: FLAME ON: Quest’argomento occupa inutilmente banda di trasmissione. È illogico e senza costrutto. E il resto del mondo è d’accordo con me. FLAME OFF.
  15. Non pubblicare mai, senza l’esplicito permesso dell’autore, il contenuto di messaggi di posta elettronica.
  16. Non pubblicare messaggi stupidi o che semplicemente prendono le parti dell’uno o dell’altro fra i contendenti in una discussione. Leggere sempre le FAQ (Frequently Asked Questions) relative all’argomento trattato prima di inviare nuove domande.
  17. Non inviare tramite posta elettronica messaggi pubblicitari o comunicazioni che non siano stati sollecitati in modo esplicito.
  18. Non essere intolleranti con chi commette errori sintattici o grammaticali. Chi scrive, è comunque tenuto a migliorare il proprio linguaggio in modo da risultare comprensibile alla collettività.
  19. Non inviare mai lettere a catena via posta elettronica. Su Internet le lettere a catena sono vietate, pena la revoca dell’account.
  20. In caso si riceva qualcosa di equivoco o illegale ci si rivolgerà al docente d’aula o al Responsabile.

 

Password

  1. Tutti gli utenti devono cambiare le password ricevute e consegnarne copia in busta chiusa e firmata al Responsabile. Tale busta sarà rinnovata ogni qualvolta l’utente la cambierà.
  2. Le buste con tutte le password sono trasmesse al DS che le custodisce in cassaforte.
  3. E’ opportuno cambiare la password almeno una volta ogni tre mesi.
  4. Le password devono avere un minimo di 8 caratteri, cifre e lettere, possibilmente minuscole e maiuscole (esempio di password sC52uOla). Sono da evitare la ripetizione di due parole brevi anche rovesciate (es. melapera, melaalem), le cifre all’inizio o in fondo alla password (es. nicola57), riferimenti espliciti alla propria persona, famiglia, scuola (es. giovanetti, smsvico3), l’utilizzo dello username come password o sequenze scontate e nomi comuni. Si suggerisce di utilizzare le iniziali di una frase che si possa ricordare facilmente (Diplomato nel 1970/71 al liceo Guarini di Ferrara = Dn1/7alGdF).
  5. Gli utenti eviteranno di utilizzare la stessa password per servizi differenti.
  6. Per ragioni di sicurezza, occorre assolutamente evitare di rendere nota a terzi la propria password. Se ciò accadesse occorrerà cambiare immediatamente password.
  7. Il Responsabile disabiliterà la funzione di memorizzazione delle password nei browser.
  8. Il Responsabile attiverà le password sia su Windows che sullo screensaver avendo cura in quest’ultimo caso che i tempi siano adeguati.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Scuola materna

Criteri e punteggi per graduatoria di ammissione

 

 

  1. Residenti in comune
  2. Bambini in situazione di handicap
  3. Bambini con cinque anni

III. Bambini appartenenti a nuclei familiari seguiti dai Servizi Sociali

  1. Bambini che per gravi e comprovati motivi si trasferiscono all’interno del Circolo (anche con genitori non residenti nel Comune)
  2. Su graduatoria:
  3. Bambini con quattro anni p.15
  4. Bambini con un unico genitore convivente p.10
  5. Bambini con due genitori che lavorano p. 8
  6. Bambini con un genitore che lavora p. 6
  7. Bambini con genitori o fratelli conviventi in situazione

di handicap                                                                          p. 4

  1. Per ogni fratello minorenne p. 2
  2. Per l’impegno di frequenza fino alle ore 16:00 p. 6
  3. Per l’impegno di frequenza fino alle ore 13:30 p. 2
  4. Per l’impegno di frequenza fino alle ore 11:30 p. 0
  5. Trasferimento da altro Circolo p. 2

 

  1. Non residenti in comune
  2. Bambini in situazione di handicap
  3. Bambini con cinque anni

III. Bambini appartenenti a nuclei familiari seguiti dai Servizi Sociali

  1. Su graduatoria:
  2. Bambini con quattro anni p.15
  3. Bambini con un unico genitore convivente p.10
  4. Bambini con nonni residenti nel Comune p. 6
  5. Bambini con due genitori che lavorano nel Comune p. 4
  6. Bambini con un genitore che lavora in nel Comune p. 2
  7. Bambini con genitori o fratelli conviventi in situazione

di handicap                                                                              p. 4

  1. Per ogni fratello minorenne p. 2
  2. Per l’impegno di frequenza fino alle ore 16:00 p. 6
  3. Per l’impegno di frequenza fino alle ore 13:30 p. 2
  4. Per l’impegno di frequenza fino alle ore 11:30 p. 0
  5. Trasferimento da altro Circolo p. 2

Il requisito della residenza è valido se presente a partire dall’1 settembre dell’anno cui si riferiscono le graduatorie.

 

Procedura per la denuncia degli infortuni

 

 

  1. Infortuni in laboratorio o in palestra

1.1 Obblighi da parte dell’infortunato

1.1.1 Dare immediata notizia di qualsiasi infortunio accada, anche lieve al Dirigente Scolastico o, in sua assenza, a chi ne fa le veci;

1.1.2 Far pervenire, con urgenza, in segreteria il referto medico originale relativo all’infortunio;

1.1.3 In caso di prognosi, se l’alunno volesse riprendere le lezioni, deve farne richiesta al Dirigente Scolastico.

1.2 Obblighi da parte del docente

1.2.1 Prestare assistenza all’alunno e avvisare il Dirigente Scolastico o, in sua assenza, chi ne fa le veci;

1.2.2 Far intervenire l’autoambulanza ove necessario;

1.2.3 Avvisare i familiari;

1.2.4 Accertare la dinamica dell’incidente;

1.2.5 Stilare urgentemente il rapporto sul modulo interno appositamente predisposto e disponibile in segreteria o presso i collaboratori scolastici che avranno cura di consegnarlo al Dirigente Scolastico.

1.3 Obblighi da parte della segreteria

1.3.1 Registrare l’infortunio sull’apposito Registro Infortuni (devono essere annotati cronologicamente gli infortuni che comportano un’assenza di almeno un giorno);

1.3.2 Assumere a protocollo la dichiarazione (modello interno) del docente o di chi ha assistito all’infortunio e inviarlo in allegato a I.N.A.I.L., ad autorità di P.S. ed all’assicurazione;

1.3.3 Assumere a protocollo, non appena se ne viene in possesso e facendo compilare il modello interno dal quale è rilevabile l’orario di consegna, la documentazione medica prodotta: 1 copia nel fascicolo personale, la copia originale all’I.N.A.I.L., 1 copia conforme all’autorità di P.S., 1 copia conforme agli atti;

1.3.4 In caso di prognosi inferiore o uguale a tre giorni decade l’obbligo della denuncia all’I.N.A.I.L. e all’autorità di P.S.;

1.3.5 In caso di prognosi superiore a tre giorni compilare l’apposita modulistica per la denuncia d’infortunio (le prime 3 copie da inviare, tramite raccomandata, con lettera di accompagnamento entro 48 ore all’I.N.A.I.L., la quarta copia da inviare all’autorità di P.S. del luogo dove è avvenuto l’infortunio o in mancanza al Sindaco del Comune con lettera di accompagnamento entro 48 ore tramite raccomandata o fax o a mano con richiesta di ricevuta, la quinta copia in originale nel fascicolo personale e la fotocopia agli atti);

1.3.6 In caso di morte o pericolo di morte far precedere la denuncia diretta all’I.N.A.I.L. da comunicazione telegrafica entro 24 ore dall’evento;

1.3.7 Quando l’inabilità per infortunio pronosticato guaribile entro tre giorni si prolunghi al quarto o oltre, il termine della denuncia decorre dal giorno di assunzione a protocollo del certificato medico attestante il prolungamento e seguire i punti sopra esposti;

1.3.8 Compilare la denuncia per l’assicurazione secondo il modello predisposto dalla stessa e spedirlo entro 3 giorni con lettera di accompagnamento corredata di tutta la documentazione utile;

1.3.9 Informare l’infortunato delle condizioni di assicurazione e ricordargli di provvedere entro i termini previsti per richiedere il rimborso, tramite la scuola, delle eventuali spese sostenute.

 

 

  1. Infortuni durante le visite guidate o i viaggi d’istruzione

2.1 Obblighi da parte dell’infortunato

2.1.1 Dare immediata notizia di qualsiasi infortunio accada, anche lieve al Dirigente Scolastico o, in sua assenza, a chi ne fa le veci;

2.1.2 Far pervenire, con urgenza, in segreteria il referto medico originale relativo all’infortunio;

2.1.3 In caso di prognosi, se l’alunno volesse riprendere le lezioni, deve farne richiesta al Dirigente Scolastico.

2.2 Obblighi da parte del docente

2.2.1 Portare con sé il modello di relazione d’infortunio

2.2.2 Prestare assistenza all’alunno;

2.2.3 Far intervenire l’autoambulanza ove necessario o provvedere ad accompagnare l’alunno in ospedale e richiedere la certificazione medica con prognosi;

2.2.4 Avvisare il Dirigente Scolastico o, in sua assenza, chi ne fa le veci;

2.2.5 Trasmettere con la massima urgenza e via fax all’ufficio della segreteria della scuola la relazione ed il certificato medico con prognosi;

2.2.6 Consegnare, al rientro, in segreteria ed in originale la relazione ed il certificato medico con prognosi ed eventuali ricevute di spese sostenute.

2.3 Obblighi da parte della segreteria

2.3.1 Quanto previsto al punto 1.3 con la precisazione che se l’evento è accaduto in territorio estero l’autorità di P.S. da considerare è quella del primo luogo di fermata in territorio italiano.

 

  1. Infortuni occorsi in servizio a tutto il personale dentro l’istituto o nelle immediate vicinanze o durante le visite guidate o i viaggi d’istruzione

3.1 Obblighi da parte dell’infortunato

3.1.1 Dare immediata notizia di qualsiasi infortunio gli accada al Dirigente Scolastico o, in sua assenza, a chi ne fa le veci;

3.1.2 Stilare urgentemente, se ne è in grado, il rapporto sul modulo interno prima di lasciare la scuola;

3.1.3 Se l’infortunio avviene durante le visite guidate e i viaggi d’istruzione:

recarsi in ospedale e richiedere la certificazione medica con prognosi;

trasmettere con la massima urgenza e via fax all’ufficio della segreteria della scuola la relazione ed il certificato medico con prognosi;

consegnare, al rientro, in segreteria ed in originale la relazione ed il certificato medico con prognosi ed eventuali ricevute di spese sostenute.

3.2 Obblighi da parte della segreteria

3.2.1 Quanto previsto al punto 1.3 con le opportune integrazioni e/o modifiche.

 




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