«Abbiamo portato Salim sulla ruota perché non ci era mai salito prima. Uno sconosciuto si è avvicinato a noi in coda e ci ha offerto un biglietto omaggio. Lo abbiamo accettato e lo abbiamo dato a Salim. […] Io e Kat abbiamo seguito con lo sguardo la capsula di Salim durante la sua orbita. Quando è arrivata nel punto più alto abbiamo detto insieme «ORA!» e Kat si è messa a ridere e io pure. […] Poi la capsula è arrivata a terra. Le porte si sono aperte e i passeggeri sono usciti a gruppi di due o tre. Si sono allontanati in diverse direzioni. Le loro facce erano sorridenti. Le loro strade probabilmente non si sarebbero mai più incrociate. Ma Salim non era in mezzo a loro».
AUTORE Siobhan Dowd
TITOLO Il mistero del London Eye
CASA EDITRICE Uovonero
PAGINE 256
GENERE romanzo
DISPONIBILE NEL SISTEMA BIBLIOTECARIO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI BARZANÒ
IL LIBRO IN MENO DI CENTO PAROLE Sul cervello di Ted gira un sistema operativo diverso dagli altri. Si dimentica le piccole cose, come di cambiarsi la camicia, o i volti delle persone, sfarfalla le mani, non capisce le metafore, ma conosce tutto sulla meteorologia. Insieme alla sorella Kat indaga sulla misteriosa scomparsa del cugino Salim, che nemmeno la polizia riesce a spiegare.
SÌ PERCHÉ il romanzo è molto coinvolgente, fa immedesimare il lettore che non riesce a interrompere la lettura. L’unico difetto è che nomina troppo spesso la meteorologia rendendo la lettura più lenta e difficoltosa. Il libro ha vinto il Premio Andersen per il Miglior libro oltre i 12 anni nel 2012.
CONSIGLIATO A… chi ama investigare e risolvere misteri, chi pensa fuori dagli schemi, chi cerca letture irresistibili, chi ama la meteorologia, chi è adulto, chi è bambino, chi è adulto con lo spirito di un bambino.